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4 dicembre. Scialpinismo: Briccas.

Le nevicate recenti e il freddo eccezionale di questo periodo stanno garantendo condizioni ottime della neve; bisogna però trovare i pendii al riparo dal vento che ha lavorato la neve su molte cime. Il Briccas in valle Po sopra Crissolo è uno di questi pendii. Condizioni perfette, farina su fondo assestato su tutta la parte finale, solo in basso bisogna sciare con attenzione per non toccare qualche pietra che affiora. Oggi con me a godere di questa bella sciata Rosanna, Marco e Giovanni.

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27 novembre. Scialpinismo: Francais Pelouxe.

Il pendio finale della Francais Pelouxe (Val Chisone) visto dalle montagne limitrofi è inconfondibile e sembra un invito allo sci. Sembra quasi l'opera dell'uomo, una pista preparata e disboscata, ma invece è semplicemente naturale. Sono quasi 600 m di pendio aperto con una inclinazione costante attorno ai 30°. Va ovviamente affrontato con condizioni del manto nevoso sicure, ma quando lo si trova nelle condizioni attuali con neve assestata ma ancora farinosa, beh sciarci sopra è semplicemente fantastico!

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24 novembre. Scialpinismo: Morefreddo.

Dal caldo della Sicilia direttamente al freddo e neve delle nostre valli! Si riparte con la stagione dello scialpinismo grazie alle nevicate delle ultime settimane. Con Marco, Ugo, Fiorello, Elena e Orfeo abbiamo fatto il Morefreddo da Pragelato. Siamo saliti seguendo gli impianti ancora chiusi, in discesa siamo invece scesi direttamente sulla val Troncea. Gli sci si mettono direttamente dal parcheggio, scegliendo bene l'esposizione si trova ancora neve farinosa, solo nei tratti più esposti al sole il manto nevoso presenta una leggera crosta da rigelo.

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18-22 novembre. Arrampicata: Sicilia.

Annuale "pellegrinaggio" in terra sicula, per arrampicare nel clima mite che in questo periodo si può apprezzare al sud Italia. Questa volta siamo scesi in massa, eravamo in 13 e abbiamo fatto base a San Vito lo Capo, spostandoci fra le varie bellissime falesie della zona. Una tra tutte la nuova falesia di Never Sleeping Wall, con i suoi tiri lunghissimi su canne e concrezioni, dove ogni tiro è un gioiello!
 

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5-7 novembre. Arrampicata: Gorges du Loup.

Con un bel gruppetto di arrampicatori siamo andati a scalare nell'entroterra di Nizza. Prima siamo stati nella valle di St. Cezaire dove negli ultimi anni sono nati diversi settori, e dove ci sono ancora molte possibilità. Noi siamo stati in una nuova falesia di cui non ci sono ancora le relazioni. Attualmente in questa falesia ci sono una ventina di tiri su un calcare molto bello a canne.
L'ultimo giorno siamo andati invece nelle gorges du Loup. In questa valle oltre ai settori con i tiri estremi per i mutanti, ci sono ottimi settori come Mesa Verde dove anche i comuni mortali come noi possono scalare.
 

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22-29 ottobre. Arrampicata: Diego Suarez (Madagascar).

Dopo le vie lunghe ed impegnative dello Tsaranoro ideale è andare a rilassarsi al nord del Madagascar a Diego Suarez. Qui oltre a spiagge stupende e a parchi naturali si trovano diverse ottime falesie di calcare.
Noi prima siamo stati nella valle dei Perroquets dove ci sono diversi settori di ottimo calcare a stallattiti e canne in mezzo alla foresta di manghi, papaie e baobab.
Successivamente siamo andati a scalare nell'arcipelago di Nosy Hara. Questo è semplicemente un paradiso naturale assolutamente da preservare, costituito da piccole isole sperdute nell'oceano indiano, con belle pareti di calcare a ridosso di spiagge cosparse di corallo e conchiglioni.
Entrambi i siti si trovano in un parco naturale e l'accesso è regolamentato. Per poterci andare bisogna appoggiarsi all'organizzazione New Sea Rock gestita da Matt Delac, un francese trasferitosi 12 anni fa in Madagascar e che ha attrezzato le pareti assieme a Piola e ha poi costruito i due campi con tende e bungalow dove si sta benissimo grazie anche alla splendida accoglienza dei malgasci.
 

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13-20 ottobre. Arrampicata: Tsaranoro (Madagascar).

Con Rosanna siamo andati alla scoperta del Madagascar. Come sempre è l'arrampicata che ci muove e quindi non poteva mancare la visita all'altipiano dello Tsaranoro con le sue pareti di granito alte fino a 800m. Su queste pareti nel corso degli ultimi 15 anni sono state aperte diverse vie, tutte impegnative visto il tipo di roccia: lavagne verticali con piccole tacche  e qualche knobs. Le vie vanno dai 300m agli 800m, preparatevi a lunghi viaggi visto che i tiri sono in genere lunghi anche più di 50m (fondamentali le corde da 60m su molte vie). Su tutti gli itinerari si scende in doppia.
Le pareti sono esposte a sud-est e in questo periodo dell'anno fa decisamente caldo, fortunatamente è sempre ventilato e la roccia è aderentissima, ma bisogna portarsi tanta acqua in parete e scarpette comode!
Noi abbiamo percorso 3 vie, tutte molto belle e consigliabili, tra le più belle da noi fatte su granito.
 

Lista delle vie salite
Linea Bianca: 350 m, 7 tiri: 7a max; 6b obbl. (5c, 6a+, 6c+, 6b+, 6b+, 7a, 6b).
Life in a fairy tale: 500 m, 11 tiri: 7a max; 7a obbl. (5c, 6c+, 6a+, 6c+, 7a, 7a, 6c, 7a, 7a, 6c+, 6a).
Tsaradonga: 300 m, 6 tiri: 7a max; 6c obbl. (5c, 7a, 6c, 6b+, 6b+, 6b).
Materiale: 2 corde da 60m, 14 rinvii; friend dallo 0,3 a 0,75 per i primi due tiri di Linea bianca che sono in comune con la via Bravo les filles.
Discesa: in doppia per tutte le vie.
Periodo: da giugno a ottobre (ideale agosto, settembre).

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26 Settembre-3 ottobre. Arrampicata: Taghia (Marocco).

Con Matteo, Eli, Michele A., Adriano, Luigi e Michele M. breve trasferta in Marocco alla scoperta delle pareti di Taghia. Dai racconti di chi ci aveva preceduto l'aspettativa era altissima, ma non è stata disattesa, anzi la realtà ha superato l'immaginazione anche del più sognatore degli arrampicatori!
Il paesino di Taghia si trova sull'Alto Atlante e si raggiunge da Marrakech con circa 6 ore di fuoristrada e altre 3 a piedi con i muli. Da Taghia si diramano 3 canyon, con pareti di calcare da ambo i lati alte fino a 800 m.
La roccia è la migliore che possiate immaginare, un misto di Verdon, Ceuse e Wenden! Attualmente ci sono circa 100 vie attrezzate per tutti i gusti, anche se prevalgono quelle mediamente impegnative.
Con Matteo siamo riusciti a salirne 5 in cinque giorni per un totale di 2000m di sviluppo! Tra tutte ci rimarrà nella mente l"Axe du Mal", avete presente la parete di Demi Lune a Ceuse? Beh allungatela per 500m e avrete la parete dove corre questa perla aperta da Arnaud Petit e soci!
 

Lista delle vie salite
Au nom de la reforme: 250 m 7 tiri: 3, 6a, 6c, 6b+, 6a+, 5a, 6b+; 6b obbl.
Zebda: 250 m 8 tiri: 7b+, 6a+, 6c+, 7b, 7a, 6c, 6c+, 6b; 6c obbl.
Axe du Mal: 500 m 14 tiri: 6b+, 6b+, 7a, 6c+, 6c+, 7a+, 6c+, 7b, 7c, 6b+, 7c+, 7a, 7a, 6b+; 7a obbl.
Canyon Apache: 300 m 10 tiri: 5c, 6b, 6b, 6c, 6a+, 6b, 6b+, 6c, 6b+, 6a+; 6b obbl.
Baraka: 700 m 15 tiri: 6b+, 6b, 6b+, 7b, 6b+, 6c, 6a+, 5c, 6a, 5b, 6a, 4b, 6a, 6a+, 6b; 6b obbl.

Materiale: 2 corde da 60m, 14 rinvii, 2-3 friend medi per Baraka (0,5-1 BD).
Discesa: in doppia per tutte le vie, per Baraka discesa a piedi dalla cima, poi doppia di 35m al colletto tra Oujdad e Tauojdad e ritorno alla base seguendo il comodo canale tra Tadrarate e Oujdad.
Periodo: primavera o autunno.

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19 Settembre. Arrampicata: Paroi des Lys.

Avevo già salito anni fa una via di C. Moulin alla Paroi des Lys ("le vacances de chez Memè") e visto che su questa parete sono state tracciate altre vie interessanti siamo tornati su questo muro arancione alto poco meno di 200m che si trova subito sopra la falesia di Ponteil.
L'avvicinamento, come anche l'attrezzatura degli itinerari, è di tipo falesistico, quindi massimo relax e poco sbattimento assicurato!
Questa volta abbiamo scelto "L'Envolèe Royale (7b+ max; 6b+ obbl.)", la via dell'estrema sinistra che la guida definisce grandiosa con un penultimo tiro (7a+) indimenticabile! In effetti questo tiro merita da solo una visita, sono 40 metri leggermente strapiombanti di continuità su tacche e piccole prese. Peccato che gli altri due 7b non siano all'altezza e presentino tratti di roccia brutta, altrimenti potrebbe essere annoverata tra le più belle vie del Brianconnese.

L'Envolèe royale: 160 m 7 tiri: 6b,6b+,7b,6c+,7b+,7a+,6a; 6b+ obbl.
Materiale: 2 corde da 50m, 14 rinvii.
Discesa: 4 doppie a destra della via.
Esposizione: sud-est, sole fino alle 15.

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17 Settembre. Arrampicata: Rocca Rossa.

Con Matteo siamo andati a scalare su questa parete in val Tanaro che è stata recentemente attrezzata e presenta attualmente una decina di monotiri e qualche via di più tiri. La parete, calcare a tacche e canne verticale e in parte strapiombante, è alta un centinaio di metri e si vede dalla strada che sale da Ponte di Nava verso Viozene. Si raggiunge in poco meno di 1h da Ponte di Nava o più velocemente (ma con un sentiero meno comodo) proprio dalla statale  guadando il Tanaro. La parete è esposta ad est e rimane al sole fino verso le 13.
Noi dopo aver fatto qualche monotiro abbiamo percorso la via Axerio, la prima nata in parete ad opera di M. Clemenzi e P. Ramò. Si tratta di una via di 5 tiri (6c+, 6b+, 6c+, 7a, 6b; 6b+ obbl.) sempre strapiombanti con alcuni tratti di roccia molto bella e altri su roccia un po' più sporca e delicata (casco consigliato), questo dovuto anche alla poca frequentazione che fin'ora ha ricevuto la parete, il posto merita però sicuramente una maggiore frequentazione. La via si può fare con una singola da 70m e 12 rinvii, fondamentale moschettonare gli spit in discesa, altrimenti rimarrete inesorabilmente appesi nel vuoto!

Scarica il topo redatto dagli apritori (2 Mb)

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9-10 Settembre. Alpinismo: Polluce.

Salita al Polluce (4092m) con Gliulio ed Ernesto. Condizioni quasi invernali il primo giorno con arrivo al rifugio sotto la neve; il giorno dopo invece giornata bellissima e montagne tutte imbiancate da una ventina di cm di neve fresca. Pochissima gente in giro, al rifugio solo noi e un'altra cordata, incontrata qualche altra cordata in arrivo dal Teodulo. Traccia da fare, ma ottime condizioni con i ghiacciai ben chiusi. Per l'ultimo tratto di salita noi abbiamo percorso il canalino (45° neve e qualche tratto ghiacciato) che sale a sinistra della cresta e che arriva poco sotto il tratto con i canaponi.

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4 Settembre. Arrampicata: Vallone di Sea.

Con Rosanna siamo andati a scalare per la prima volta nel vallone di Sea nella valle di Forno (Lanzo). Come primo approccio abbiamo scelto forse la parete più bella della valle: lo Specchio di Iside. Il vallone e la roccia si sono rivelate più belle del previsto. Come prima via abbiamo salito "Incubo di Sea II (170m; 7a+ max, 6b+ obbl.)", una via aperta da A. Trombetta, piccolo gioiellino con il caratteristico secondo tiro: un fessurone di 6b che va affrontato con decisione (visto la chiodatura non certo ravvicinata) un po' a camino e un po' a dulfer (magari incastrando la gamba destra). Poi segue il tiro più difficile il 7a+: tetto atletico con buone prese e uscita in placca dura e obbligatoria. Infine due tiri di 6c+ in placca ben chiodati con un ultimo tiro quasi da falesia su tacche e piccoli buchi.
Come seconda via abbiamo poi salito la vicina "Supercontrolles (170 m; 6b+ max, 6a obbl.)", decisamente più relax come chiodatura e gradi.

Incubo di Sea II: 175 m 5 tiri: 5c+, 6b, 7a+, 6c+, 6c+; 6b+ obbl.
Materiale: 2 corde da 50m, 12 rinvii, friend da 0.5 a 2 BD.
Supercontrolles
: 175 m 6 tiri: 6b, 6a, 6a+, 6a+, 6b, 6b+; 6a obbl.
Materiale: 2 corde da 50m o eventualmente una singola da 70m, 12 rinvii.

Discesa: in doppia.

Esposizione: nord-ovest, sole dalle 14.

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2-3 Settembre. Alpinismo: Capanna Margherita.

Con Dino e i tre norvegesi Carina, Gaute e Harald salita alla Capanna Margherita. A differenza del Bianco, sul gruppo del Rosa ci sono ottime condizioni, molta neve e ghiacciai ben chiusi a parte qualche crepaccio sopra i rifugi Mantova e Gniffetti.

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1 Settembre. Alpinismo: Mont Blanc du Tacul.

Salita al Mont Blanc du Tacul con Giorgio e Carlo. Le mire inizialmente erano un po' più "alte", ma poi un po' di stanchezza e il forte vento gelido da nord ci hanno fatto ripiegare su questo 4000.
Condizioni discrete nel bacino del Bianco, il forte vento dei giorni scorsi unito alla pioggia della settimana precedente hanno ricoperto i pendii, c
ompreso quello del Tacul, di vetrato e ghiaccio. La creppaccia si passa bene su un ponte di neve, non si usa più la scaletta che era stata posizionata un po' di giorni fa. Diverse cordate sulla traversata al Bianco

 

29 Agosto. Arrampicata: Chamin du Roy.

Lo Chamin du Roy è la bella parete di calcare che si trova a 20 minuti di cammino dalla strada per il col du Lautaret (Briancon). Su questa barra rocciosa alta 150 m sono state tracciate diverse vie. Con Rosanna ho salito prima "A la recherche du Peter Pan", probabilmente la più bella via della parete con un incredibile quarto tiro di 6c; poi con Gianluca ho salito "Retour des Pinsutes", più discontinua in quanto presenta alcune cenge, ma che merita anche solo per il quinto tiro un 6b su una stupenda roccia a gocce.

A la recherche du Peter Pan: 150 m 5 tiri: 6a, 5c+, 7a, 6c, 6a+; 6b obbl.
Retour des Pinsutes: 150 m 6 tiri: 6a+, 6a, 4b, 6c, 6b, 6b+; 6b obbl.
Materiale: 2 corde da 50m, 12 rinvii
Discesa: 3 doppie da 50m che si trovano tra le due vie
Esposizione: ovest, sole dalle 11

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24-25 Agosto. Alpinismo: Castore.

Con il ritorno del bel tempo si riprende con le salite sui 4000 delle alpi. Con Simone, Sergio ed Ernesto siamo saliti al Castore dal rifugio Sella. Le condizioni sul Rosa sono ottime nonostante sia ormai fine stagione. Le recenti nevicate hanno sistemato i ghiacciai e tutte le salite si presentano in ottime condizioni (a parte un po' di ghiaccio che affiora sulla traversata del naso e sui Lyskamm). La cresta del Castore è ben tracciata come pure la salita dalla val d'Ayas.
 

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20-21 Agosto. Arrampicata: Verdon.

Ormai non si contano più i viaggi che abbiamo fatto in Verdon, ma ogni volta il canyon non delude. Questa volta abbiamo provato la rive gauche che è ideale per l'estate visto che è esposta a nord. Alla falesia di les cavalieres, dove abbiamo salito "Enantiomorphe" (70m: 6b+, 7a, 6a+; 6c obbl.) breve ma molto bella e May Day ( 70m: 6c, 6c, 7a; 7a obbl.) meno interessante. Due giorni dopo siamo partiti dal sentiero Martel per salire "Matteorite" alla Paroi Rouge (300m: 6a/a0, 6c, 6a, 6a, 6c+, 6b, 7a, 7a, 7b+, 6c, 7a; 6c+ obbl.). Via impegnativa con molti tiri oltre i 45 m. Il 3° e il 4° tiro presentano roccia non verdoniana, poi iniziano i tiri sulle placche grigie dove si alternano tratti più fisici a tratti dove saper spalmare i piedi è fondamentale. Il ritorno del caldo estivo ci ha sorpreso in piena parete, ma fortunatamente la sosta del sesto tiro è in una grotta dove ci siamo fermati un'ora ad aspettare che la parete andasse all'ombra, altrimenti salire gli ultimi impegnativi tiri sarebbe stata decisamente dura...
 

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18-19 Agosto. Arrampicata: Annot.

Visto il maltempo previsto sulle alpi decidiamo di scendere in provenza per qualche giorno di scalata. Scendendo verso il Verdon ci siamo fermati ad Annot. Qui si trovano molti massi di gres immersi in un bellissimo bosco. Anche se la quota è bassa, scegliendo l'esposizione e grazie agli alberi è possibile scalare anche in piena estate. Il posto è molto bello e l'arrampicata divertente. Il genere è boulder, visto che i massi sono in genere alti non più di 15m, con scalata su buchi molte volte migliorati. Nel settore canyon invece le pareti sono alte fino a 30m e le vie sono più di resistenza.
 

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6-13 Agosto. Arrampicata: Maiorca.

Dai ghiacciai dei 4000 delle alpi direttamente al mare di Maiorca! Ovviamente di mezzo c'è sempre l'arrampicata. Incuriositi dai racconti entusiastici di amici siamo scesi in massa, con altri 10 torinesi abbiamo preso d'assalto le scogliere di Maiorca per provare il deep water solo, cioè l'arrampicata in riva al mare in totale libertà, senza corda e imbrago, tanto c'è il mare ad attutire la caduta! Certo che quando si superano i 10 m l'altezza si fa sentire ed è meglio cadere in maniera composta per non prendere dei sonori schiaffoni...
Come era previsto la scalata si è rivelata entusiasmante, la roccia e i posti sono magnifici, ideali per una breve vacanza estiva al mare.

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1-5 Agosto. Alpinismo: Traversata del Rosa.

Questa traversata di 5 giorni è stata battezzata dalle guide Svizzere lo "spaghetti tour" in quanto si attraversa il massiccio del Rosa passando da 4 rifugi italiani dove la pasta non manca mai a cena! In genere si parte dalla Val d'Ayas e passando per il Castore, il naso del Lyskamm e la capanna Margherita si arriva fino a Gressoney. Con i trentini Bepi, Rino e Claudia abbiamo effettuato questa traversata, in parte rovinata dal tempo instabile che non ci ha "concesso il Castore. In compenso ci siamo consolati con 6 4000: Zumstein, punta Gniffetti, Parrot, Ludwigshohe, Corno Nero e piramide Vincent!
 

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10-11 Luglio. Alpinismo: Dome des Neiges.

Con Luca, Simone, Davide e Piergiorgio abbiamo salito il Dome des Neiges (4015m) nel parco degli Ecrins. Giornata caldissima che ha messo tutti alla prova, ma comunque giornata splendida. La salita si presenta decisamente più impegnativa del solito, si sale direttamente tra i due grandi seracchi su pendenze attorno ai 40°. A metà salita un grosso crepaccio costringe a qualche metro di scalata verticale aiutati da una corda fissa. In discesa i più coraggiosi l'hanno passato con un bel salto di due metri con atterraggio su neve morbida, noi per preservare le preziose ginocchia abbiamo optato per una più sicura discesa in doppia...
 

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5-8 Luglio. Alpinismo: raid del Bernina.

Assistiti dall'alta pressione del periodo abbiamo effettuato uno splendido raid assieme alla guida Giovanni con Loredana, Ornella, Marco, Massimo e Roberto. Primo giorno salita all'ottimo rifugio Marinelli, dove l'accoglienza merita da sola il lungo viaggio da Torino. Secondo giorno salita al rifugio Marco e Rosa e scalata del Piz Bernina, il 4000 più a est delle alpi. Terzo giorno salita al Piz Argent e traversata dei Bellavista con discesa al rifugio Diavolezza attrverso la cresta della Fortezza. Ultimo giorno chiusura con la splendida traversata completa dei Palù con ritorno al Marinelli e per me, Giovanni e Roberto lunga discesa fino a campo moro.
Complimenti a tutti i partecipanti per aver concluso un raid impegnativo ma sicuramente di grande soddisfazione!

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4 Luglio. Ciclismo: Fausto Coppi.

Tutti gli anni mi dico che sarà l'ultima edizione che faccio, poi ogni volta ci ricasco... E così anche quest'anno mi metto il pettorale sulla schiena e mi infilo nelle griglie di partenza assieme ad altri patiti delle due ruote su strada. Quest'anno grande partecipazione anche perchè rientrava nel circuito del Prestige assieme alle più importanti granfondo italiane. Più di 2400 partenti, di cui oltre 1000 ultimeranno il percorso lungo (198 km e 4400m di dislivello). Per me il miglior tempo di sempre con 7h e 23min a quasi 27 km/h di media, terminando 80° assoluto (ultimo della volata di gruppetto, sigh...). Vediamo se questa sarà veramente l'ultima volta...

27 Giugno. Alpinismo: Piramide Vincent.

Ultima uscita del corso di alpinismo classico e primo 4000 per Claudia, Daniele, Silvestro, Roberto e Marco. Finalmente una giornata estiva, freddo al mattino in salita, poi è scoppiato il caldo in discesa. Ottime condizioni su tutte le cime del gruppo. Ancora moltissima neve, ma si cammina bene grazie al rigelo notturno. Moltissima gente, chi a piedi chi con gli sci o tavola, chi partendo dai rifugi chi in giornata sfruttando anche il nuovo troncone della funivia che arriva fino a Punta Indren.

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3 Giugno. Scialpinismo: Breithorn.

La stagione dello scialpinismo non accenna a finire! Grazie alle abbondanti nevicate di maggio ci sono ancora condizioni ottime per lo sci. Questa volta siamo andati con Marco al Breithorn. Gli impianti di Cervinia sono ancora chiusi e quindi ci sono ben 2100m di dislivello per arrivare in cima, ma la neve non manca e si mettono gli sci praticamente dalla macchina. Neve compatta da vento in cima e ottima trasformata dal Plateau Rosà in giù. L'unica nota stonata della giornata la nuvola fantozziana che ci ha accompagnato nel tratto finale verso la cima...

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1 Giugno. Arrampicata: Verdon.

Breve vacanza arrampicatoria con Rosanna in Provenza. Dopo essere stati a Ceuse, siamo scesi in Verdon. Questa volta abbiamo salito la via "Double Fond" (150m 6c max, 6b obbl.). Via particolare, oltre ai primi due tiri dove si trovano strapionbi a canne (rari per il Verdon), la via è caratterizzate dalla quarta lunghezza tutta interamente dentro la parete! Si entra in una grotta e tramite un passaggio naturale si riesce in parete 30 metri dopo per proseguire con le classiche placche verdoniane!

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22-23 Maggio. Alpinismo: Cristalliera.

Con il gruppo escursionistico dell'Uget assieme a 13 "futuri" alpinisti siamo stati alla Cristalliera. Era la prima escursione con i ramponi per tutti, inizialmente era prevista la salita su qualche ghiacciaio o alte vette, ma l'eccezionale innevamento di questa fine stagione ci ha orientato verso mete più basse. Poco male, la salita alla Cristalliera ("soli" 2800m) fatta con neve già dai 2000m si è rilevata più interessante del previsto e ha permesso a tutti di provare cosa vuol dire salire su nevaio con i ramponi e picozza. Il tempo, ma soprattutto l'ottima accoglienza al rifugio Selleries hanno fatto il resto!

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10 Aprile. Scialpinismo: Colle dello Chaberton.

Prima gita della stagione per il "gruppo fondiste Cogne" composto da Francesca, Margherita, Lisa e Sabrina, che non hanno mostrato di patire assolutamente il passaggio agli scarponi e attacchi rigidi dopo la stagione dedicata al fondo. Come meta abbiamo scelto il colle dello Chaberton e la scelta è stata azzeccata, grazie anche alla meteo a dir poco perfetta. Si parte dal Monginevro con gli sci dal parcheggio, e da lì fino al colle, ottima neve primaverile perfettamente trasformata. Noi siamo scesi verso le 11:30 e la neve era perfetta. Anche i pendii finali per lo Chaberton sembravano in ottime condizioni.

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23 Gennaio. Scialpinismo: Pic Jean Rey.

Era uno dei pochi itinerari di scialpinismo nella zona di Briancon che ancora ci mancava. Abbiamo aspettato qualche giorno che il pendio finale ripido e continuo si assestasse dopo le ultime nevicate, e così abbiamo trovato condizioni perfette. Solo tre scialpinisti francesi ci hanno preceduto in discesa, abbiamo così trovato i pendii in discesa praticamente vergini e i primi 500m metri di pendio potranno essere annoverati tra le più belle discese effettuate. A godersi il tutto c'erano Rosanna, Orfeo, Alberto, Massimo, Enrico e Gianluca.

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17 Gennaio. Scialpinismo: Chabriere.

Di ritorno dal Marocco il richiamo della neve è stato subito fortissimo. Le ultime nevicate hanno apportato molta neve fresca in montagna e andava subito "assaggiata". Con Orfeo e Alberto siamo stati alla Chabriere, cima posta sopra Eclause (Val di Susa). Neve ottima ancora farinosa anche se leggermente appesantita dal rialzo termico della giornata. Siamo scesi tenendoci il più possibile sui versanti est dove abbiamo trovato la neve migliore che ci ha permesso di divertirci in discesa. Se continua il caldo nei prossimi giorni probabilmente la parte bassa si rovinerà.

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6-16 Gennaio. Arrampicata: Marocco.

Breve vacanza in Marocco. Lasciato l'inverno e la neve a casa ci siamo ritrovati in pieno clima primaverile, con caldo e sole di giorno e fresco di notte. Dopo un giorno nell'affascinante Marrakech ci siamo spostati nel sud alle gole di Todra dove abbiamo arrampicato per 4 giorni. Il posto è molto bello e ci sono pareti di calcare ocra a perdita d'occhio, dove scalatori europei hanno attrezzato vie per tutti i gusti, dai monotiri alle vie lunghe, dall'arrampicata sportiva al trad, dal 5 all'8b. Dopo esserci consumata la pelle delle dita su queste splendide rocce, abbiamo continuato il viaggio verso il sud con un'escursione a dorso di dromedario e notte in tenda nell'erg (deserto sabbioso) marocchino di Merzouga.
Terra affascinante quella marocchina, bisognerà tornare per scoprire gli altri "spot" d'arrampicata o per qualche bel raid scialpinistico nell'Atlante.

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