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31 Dicembre.
Scialpinismo: Col du Vallon.
Gita di fine anno in valle Stretta. La
nevicata del 27 ha messo circa 20 cm di neve fresca, ma si continua
a sciare bene solo sopra i 2000m, sotto non c'è fondo.
Fortunatamente però Dal Pian del
Colle la strada è stata battuta dal gatto e quindi
si sale e si scende con gli sci fino al pian della fonderia senza
problemi. Da qui fino alla Maison de Chamois bisogna fare attenzione
a non toccare pietre. Dalla Maison de Chamois c'è neve portante con
fondo, con alternanza di farina pressata, primaverile, e qualche
tratto di farina sempre ben
sciabile.
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21 Dicembre.
Scialpinismo: Sommeiller.
Il Sommeiler dal vallone d'Ambin è una
classica gita primaverile di fine stagione, ma viste le condizioni e
le temperature attuali si è rivelato un ottimo itinerario di inizio
stagione. E dire che oggi sarebbe il primo giorno d'inverno...
Le condizioni però sono più che discrete, si arriva in macchina al
Levi Molinari, da lì circa 30 minuti a piedi su sentiero fino al
pianoro sopra la cascata e poi si mettono gli sci. Nella parte bassa
la neve non è sempre portante, ma dal lago delle monache fino in
cima si scia bene su neve portante, con alternanza di farina
pressata molto bella a ventata dura, con molti sastrugi di
proporzioni anche himalayane. Nessuno in giro, solo io, Martino e
diversi camosci.
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14 Dicembre.
Scialpinismo: Valfredda.
Seconda uscita d'allenamento assieme a Davide nell'ambito del progetto Mezzalama,
guarda le foto e i commenti sul
blog.
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13 Dicembre.
Scialpinismo: Ramiere (valle Argentera).
Ritorno all'attività scialpinistica, dopo la
trasferta arrampicatoria in Sicilia. Visto le condizioni della neve,
l'imperativo è partire in alto, quindi
assime ad Orfeo, Max, Enrico, Fabrizio e
Alberto
si prova ad andare in valle Argentera
per il versante nord della Ramiere. La strada è percorribile con un
4x4 fino alla base del sentiero della Ramiere. Breve portage fino al
pianoro e da lì neve portante fino al colle, dal colle alla vetta si
va a piedi per mancanza di neve. Gran ventone dal colle in cima, e
solo lo stoico (?!) Alberto ha voglia di farsi scartavetrare la
faccia per arrivare fino alla croce di vetta per poi scendere da
nord. Per tutti gli altri stop a circa 3100m di quota (dove
attualmente si tolgono gli sci) e rientro dalla normale. Condizioni
mediocri, il vento di giovedì ha rovinato molto, pochi tratti di
farina si alternano a tratti di crosta portante e non portante.
Viste numerose placche a vento, piccole ma insidiose, da fare
attenzione! Diciamo che la situazione non può che migliorare,
perlomeno non si toccano pietre...
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6-10 Dicembre.
Arrampicata: San Vito lo Capo (Sicilia).
Appuntamento consueto con San Vitto lo Capo e
le sue falesie per il ponte dell'8 dicembre assieme a Marco, Enrico,
Luca, Fil e Rosanna e Martina. Questa volta temperature più fresche,
complice anche il vento, che ci hanno consentito di frequentare le
falesie più soleggiate e calde della zona: Crown of Aragon,
Salinella e Parco Ceriolo. Cinque giorni d'arrampicata furiosa a
sfinimento delle braccia e della pelle delle mani; un po' di
progetti portati a casa e qualche altro ancora aperto che ci
"obbligherà" a tornare il prossimo anno :-)!
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30 Novembre.
Scialpinismo: Gressoney.
Prima uscita d'allenamento per la squadra del progetto Mezzalama,
guarda le foto e i commenti sul
blog.
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1-09 Novembre.
Arrampicata: Provenza-Languedoc climbing-tour.
Dopo la scorpacciata di roccia in Verdon, ci
spostiamo nella bassa Provenza per un po' di sana falesia alla
scoperta di settori per noi nuovi relazionati nelle guide di RockFax.
Prima andiamo a vedere gli strapiombi di Mont Gaussier (settore
Abseilles), carini ma niente di che. Proseguiamo poi per Orgon per
il settore Canal. Qui i tiri sono più interessanti (anche sui gradi
più facili), e inoltre il posto è ideale in caso di pioggia visto
che le grotte con i tiri più duri rimangono all'asciutto, peccato
solo che la roccia sia un po' unta (soprattutto sui tiri duri!).
Passata la breve perturbazione ci spostiamo nella regione Languedoc
dove negli scorsi anni sono state aperte diverse nuove falesie
durante i vari Petzl Rock Trip. Noi andiamo a visitarne due, la
prima è Le Boffi che comprende le pareti sopra le gorges della
Durbie. Sono presenti molti settori, alcuni veramente meritevoli (Dammed,
Boffidus Actif) su muri compatti con tiri tutti da lunghi a
lunghissimi (anche 65m!!), altri (Grotte de l'amour e Trocadero) con
roccia più discutibile. Si scala sugli 800m di quota con esposizione
sud, novembre può essere al limite come periodo. Dopo Le Boffi siamo
stati a Cantobre, un autentico gioiello!!! Ideale per il periodo
(pieno sud, 500 m di quota), il caratteristico paesino di Cantobre è
contornato da pareti, la principale (settore Turbolence) è un muro
strapiombante e compattissimo arancione a buchi su cui ci sono una
cinquantina di tiri dal 7a+ al 8c, tutti strepitosi!! Ultimo giorno
di tour sotto la pioggia, ma la voglia di scalare non è ancora
assopita e quindi si va a vedere la storica falesia di Volx.
Onestamente dalle recensioni mi aspettavo di peggio, invece i tiri
sono particolarmente belli (genere strapiombante-molto
strapiombante, resistenza su buone prese) bisogna solo accettare
l'unto, ma dopo 11 giorni di scalata consecutivi e con la pelle
delle mani ormai consumata, si accetta volentieri!!
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29-31 Ottobre.
Arrampicata: Verdon.
Seconda visita stagionale alle mitiche gole
del Verdon. Sfruttando 3 giorni di tempo bellissimo e
particolarmente mite, con Rosanna mi regalo (visto la concomitanza
con il mio compleanno :-)...) tre splendide vie sulle pareti delle
gorges più famose e ambite dagli arrampicatori. Il primo giorno ci
rodiamo su "Demon (150m: 7a+ max, 7a obbl.)" classica del settore
delle Dalles Grises, 5 tiri abbastanza sostenuti con due 7a+
particolarmente belli. Rispetto alle altre vie del settore questa,
vista anche la difficoltà, non risulta per niente unta e propone
un'arrampicata varia tra placca tecnica, muri verticali a gocce e
strapiombi ben ammanigliati.
Il secondo giorno ci lanciamo su "Helfest (300m: 7a+ max, 6c obbl.)"
via recente nel settore "Belle Fille Sure". Sono 10 tiri, uno più
bello dell'altro, tutti tra il 6c e il 7a, ottimamente chiodati e
non un metro di roccia brutta!
Per finire il terzo giorno "defatichiamo" su "En route por nulle
part (120m: 7b max, 6c obbl.)", bella via di Catsoyannis (una
garanzia) nel settore Gueule d'Amour. Particolarmente belli i due
tiri centrali (7b e 6c) su strapiombi rossi a buchi e canne. Come
sempre le gorges non tradiscono!
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21 Settembre.
Alpinismo: Monviso.
Neanche il tempo di disfare le valigie e già
si riparte per le salite sulle montagne di casa. Ritrovo all'alba
per andare al Monviso, questa volta salito in giornata (per un
totale di 23 km e 2000m di dislivello complessivi). Condizioni
ottime, un po' di neve sopra i 3500m ma che non dà fastidio (i
ramponi e la picozza sono sempre rimasti nello zaino). Siamo partiti
dal parcheggio del pian del Re alle 5:15 e alle 11:45 eravamo in
cima (con una pausa caffè di 30 minuti al rifugio Sella). Una
ventina di persone sul percorso. Complimenti a Simone, Doriano e
Diego che si sono fatti trovare pronti e preparati per
l'appuntamento. Fortunatamente le corse serali al Monte Monaco
durante il mio soggiorno in Sicilia hanno funzionato: niente mal di
gambe il lunedì!!
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13-20 Settembre.
Arrampicata: San Vito lo Capo (Sicilia).
Come ormai consuetudine negli ultimi anni
trasferta in terra sicula per arrampicare. Quest'anno con Carlo
siamo stati 8 giorni a San Vito. Tempo sempre splendido, molto
caldo, ma alla fine siamo riusciti sempre a scalare senza patire
troppo. In compenso in questo periodo si possono fare degli ottimi
bagni, e la vita mondana è in pieno fermento visto anche la
concomitanza con il cous-cous festival. Quindi locali tutti aperti e
gran mangiate di pesce tutte le sere :-)!
Oltre alle falesie (Nuova Ossessione, Cala Mancina, Bunker,
Cattedrale) abbiamo anche percorso due bellissime vie al Pizzo
Monaco, ottime in questo periodo visto che la parete non prende mai
il sole.
Come prima via abbiamo scelto "Parole al Vento" (150m 6c max, 6a+
obbl.): 5 tiri su roccia incredibile dove si passa dalla placca a
gocce, a tratti più strapiombanti a grosse prese. Stessa roccia e
tiri uno più bello dell'altro anche per la vicina "l'abito non fa il
Monaco" (230m 6b max, 6a obbl.) che abbiamo percorso due giorni
dopo. Con questa via si arriva in cima al Pizzo e con una unica
calata di 60m sull'altro versante si ritorna facilmente alla base.
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18 Agosto - 4 Settembre.
Arrampicata: Ala Daglar (Turchia).
Dopo tutto il maltempo preso sulle alpi in
quest'estate "invernale", una bella vacanza al sole e al caldo della
Turchia ci voleva proprio per ricaricare le batterie! Ovviamente non
poteva mancare una bella dose d'arrampicata, come meta abbiamo
scelto la zona dell'Ala Daglar che si trova nel centro della Turchia
a circa 80 km dalla più famosa Cappadocia. La zona è molto bella,
ambiente montano (il punto di partenza si trova a 1600m e le cime
più alte sfiorano i 4000m) con valli e pareti di calcare che
ricordano molto le Dolomiti. Ottima la base d'appoggio del bel
campeggio gestito da Recep e Zeynep: la coppia di turchi che hanno
chiodato e valorizzato la zona. Abbiamo scalato 6 giorni nel canyon
Kazikli che presenta su un lato pareti di conglomerato rosso e
dall'altro pareti calcaree a buchi. Oltre alla falesia abbiamo anche
fatto due vie lunghe su calcare da favola (vedi sotto), per
concludere con un po' di sano turismo tra Cappadocia, mare,
Pamukkale e Istanbul.
Da ritornare, magari la prossima volta per vedere la versione
innevata e sciistica che sembra meritare altrettanto!
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24 Agosto.
Arrampicata: Parmakkaya (2880m) via "Orient" (Ala Daglar - Turchia).
Non potevamo andare in Ala Daglar senza
scalare il Parmakkaya! Un monolite perfetto alto 300m che alla sola
vista vien voglia di scalarlo. Certo si fa desiderare, visto che per
arrivare all'attacco ci vanno due belle ore di camminata (riducibili
a 1h e 30min con un fuoristrada) e che le sue vie non sono certo
facili e plasir... Noi abbiamo scelto Orient (230m 7b max, 7a obbl.)
che tra le 3 vie moderne è sicuramente la più abbordabile. A patto
di superare il primo tiro, 50m di 7a con 8 spit che a freddo da
subito una bella sveglia! I tiri successivi sono più gestibili anche
se la chiodatura rimane sempre sul lungo (6c 35m 6 spit, 6c+ 45m 5
spit, 7b 45m 9 spit, 6b+ 55m 10 spit). Roccia: calcare compatto
anche se a tratti più delicata e da fare attenzione. Materiale: due
corde da 60m e 10 rinvii, discesa in doppia sulla via.
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27 Agosto.
Arrampicata: Karayalak Tower (2675m)-
via "Freedom" (Ala Daglar - Turchia).
Dopo una via impegnativa ci stava una via più
plasir, ma sempre su roccia super. Recep ci consiglia la via Freedom
(250m 6b+ max, 6a+ obbl.) sulla Karayalak tower dicendo "five star
route". E in effetti aveva ragione! Poche volte mi era capitato di
fare una via sul 6b con una roccia così perfetta. I primi 5 tiri
sono puro godimento su cannellures e rigole che ricordano il miglior
Wenden. Poi seguono altri 2 tiri più normali per arrivare in cima.
Avvicinamento facile da Sokulipinari in 45 min. Sequenza tiri: 6a
45m 6 spit, 6a+ 45m 8 spit, 6b+ 35m 8 spit, 6b 20m 5 spit, 6a+ 40m 8
spit, 6a+ 30m 7 spit, 6b 30m 6 spit. Materiale: due corde da 60 m e
8 rinvii. Discesa in doppia sulla via.
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9-16 Agosto.
Arrampicata: Ailefroide-Verdon.
Bella settimana d'arrampicata con Carlo in
Francia. La prima idea era la Svizzera e il Grimsel, visto però il
tempo inclemente di quest'estate abbiamo deciso all'ultimo di
dirottare il camper di Carlo in luoghi più miti dal punto di vista
meteo. E la decisione si è rivelata vincente! Siamo stati prima 4
giorni ad Ailefroide dove, oltre a un pomeriggio alla bella falesia
Amigos, abbiamo fatto le vie "Palavar le Flots" (D 400m), la nuova e
bella via
"J'irai percer sur vos tombes" (TD 350m) e "Pillier du Levant (TD
250m). Poi sotto un diluvio universale il mattino del 14 ci siamo
spostati in Verdon dove già splendeva il sole e così alle 15 eravamo
all'attacco di "A Tout Coeur" (TD+ 150m). Il giorno successivo come
"riposo" siamo andati alla falesia Hulk, bel grottone a destra delle
vie del Duc, regno del grado 8, ma che riserva delle bellissime
lunghezze anche sui gradi 6 e 7, che ovviamente non ci siamo fatti
mancare! L'ultimo giorno scalata plasir con la combinazione "Derobee-Raison"
(TD 180m), fatta in condizioni ottimali (sole e vento fresco).
Insomma settimana riuscitissima che verrà ripetuta a breve in altri
lidi!
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30 Luglio.
Arrampicata: Parete dei Militi (valle stretta); via De Albertis Rivero.
L'avevo sempre vista passando sotto la parete
dei Militi, ma non l'avevo mai percorsa. Quest'anno invogliato anche
dall'ottima richiodatura effettuata lo scorso autunno dai "colleghi"
di Bardonecchia, avevo deciso di percorrerla. Così ho coinvolto
Roberto che, nonostante fosse a digiuno di roccia da diversi mesi,
si è districato bene tra le varie fessure e roccia dubbia di
quest'itinerario. La De Albertis ha roccia più solida, ma presenta
un'arrampicata più rude e angusta tra i suoi diedroni esposti a
Nord. Una volta arrivati alla cengia parte la Rivero, più solare e
aperta, ma con roccia decisamente più marcia soprattutto nei tiri
centrali. L'ottima chiodatura permette comunque di arrampicare in
sicurezza, sconsigliata però in caso di altre cordate.
Parete dei Militi "De Albertis-Rivero":
350m, diff.: 6b max, 5c obbl. Necessari 12 rinvii e due corde da
50m, chiodatura a fix inox, discesa a piedi seguendo gli ometti
(1h).
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23-25 Luglio.
Alpinismo: Plateau Rosà.
Sono stato tre giorni nell'ottimo e
confortevole rifugio delle guide del Cervino a Plateau Rosà.
Sfruttando le condizioni eccezionali d'innevamento abbiamo ritirato
fuori gli assi e il primo giorno sono salito al Castore con il team
Mezzalama 2015 Davide e Paola assieme a Martino. Il team ha superato
brillantemente questa prima uscita di preparazione, la strada è
ancora lunga ma le premesse sono ottime! La sera mi raggiungono
Antonella, Ivana e Roberto, l'idea iniziale è il Polluce, ma al
mattino ci svegliamo sotto una fitta nevicata che deposita 20-30 cm
di neve fresca! Verso le 7 una schiarita e quindi si parte per
"almeno" un Breithorn in condizioni più che invernali... Altro
giorno e altro giro, questa volta in compagnia di Filippo.
Accantonata l'idea della traversata dei 5 Breithorn visto la molta
neve (e le numerose valanghe in giro...), sempre con gli sci saliamo
velocemente il Polluce, e poi al ritorno non ho saputo resistere
alla tentazione di salire al Breithorn centrale viste le condizioni
super che hanno permesso ancora un'ottima sciata!
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29 giugno-2 Luglio.
Alpinismo: Monte Rosa.
Quattro giorni nel gruppo del Rosa con gli
scatenati catanesi Salvo, Vitaliano, Tiziana, Michele e Giacomo.
Come sempre ottima accoglienza al rifugio Gniffetti, pochissima
gente in giro, condizioni e meteo ottime a parte l'ultimo giorno
dove abbiamo "forzato" una punta Giordani nella nebbia più totale!
Salite anche le altre vette (Gniffetti, Vincent, Corno Nero, ...).
Peccato che sia mancato, causa meteo avverso, il bersaglio grosso
che era in programma dopo questo periodo di acclimatamento. Toccherà
riprogrammarlo!!
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21-24 Giugno.
Arrampicata: Ceuse.
Almeno una volta all'anno un giro a Ceuse è
d'obbligo per dei malati d'arrampicata. Questa volta con Rosanna
andiamo nella falesia, ritenuta a ragione da molti la più bella del
mondo, nel mese di giugno. Scelta vincente: ottime condizioni, poca
gente e giornate lunghe che permettono di sfruttare il fresco della
sera fino a tardi. Questa volta ci siamo concessi anche una via
lunga sulla Grande Face, "Aguirre" (5 strepitosi tiri fino al 7b),
tanto per vedere anche l'altra faccia di Ceuse...
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12-13 Giugno.
Arrampicata: Valle Stretta.
Settimana di caldo africano in pianura, per
arrampicare al fresco la valle Stretta sopra Bardonecchia è un
ottima meta. Con Roberto e Guido abbiamo salito le classiche facili
della valle: il primo giorno la via Boccalatte alla Torre Germana e
il secondo lo spigolo Fornelli alla parete dei Militi.
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5 Giugno.
Arrampicata: Alpherian (vallone di Forzo).
Sono stato tante volte nel vallone di Forzo a
ripetere le vie di Motto all'Ancesieu e alle Schiappe delle Grise
Nere, ma non avevo mai arrampicato all'Alpherian. Ho colmato questa
lacuna grazie a Roberto e Guido con cui ho salito la bella "Allegro
con Brio". Si tratta di quasi 300m di bel granito tutto sul 5°
grado. La via è caratterizzata da due bellissime lunghezze di
fessura di dita, che nulla hanno da invidiare alle celebri fessure
delle vie del Sergent o del Caporal. Insomma un'ottima via per
prendere confidenza con l'arrampicata su granito tipica della valle
Orco.
Alpherian "Allegro con Brio":
250m, diff.: 5c max, 5c obbl. Necessari 10 rinvii (friend non
necessari) e due corde da
60m, chiodatura a fix inox, discesa in corda doppia sulla via.
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29 Maggio - 3 Giugno.
Arrampicata: Cala Gonone (Sardegna).
Breve ma intensa trasferta in terra Sarda con Carlo e
Rosanna per scalare sul bel calcare dell'isola. Abbiamo fatto base a
Cala Gonone ancora non presa d'assalto dai turisti (ma tanti bikers
tedeschi!) ma con con tutti i locali e ristoranti aperti dove poter
mangiare dell'ottimo pesce. Meteo ideale per scalare con temperature
ancora fresche, abbiamo scalato nelle falesie di Biddiriscottai,
Villaggio Gallico e Arcadio. Non ci siamo però fatti mancare anche
una bella via sulle rocce del Supramonte, ripetendo la via "Fattoria
Mc Kenzie" alla punta Cusidore, 300m di ottimo calcare grigio.
Punta Cusidore "Fattoria Mc Kenzie":
300m, diff.: 6b+ max, 6b obbl. Necessari 12 rinvii e due corde da
60m, chiodatura a fix inox, discesa in corda doppia sulla via.
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14-17 Maggio.
Arrampicata: corso trad (valle Orco).
Con Carlo e gli scozzesi Sylvia e Alex siamo
stati 4 giorni in valle Orco per un corso trad intensivo. Le
strutture della valle Orco ben si prestano per provare ad
arrampicare su granito imparando a posizionare le protezioni nelle
fessure. Facendo base all'ottimo rifugio delle fonti minerali di
Ceresole, abbiamo scalato prima tra i monotiri del Sergent e del
Droide, per poi
mettere in pratica le nozioni imparate sulle vie della torre di
Aimonin, dove abbiamo salito la via del Pesce d'Aprile, quella del
Diedro e una Notte a Tahiti.
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29 aprile - 10 Maggio.
Arrampicata: Kalimnos (Grecia).
Dopo la lunga stagione invernale sugli sci un
giusto periodo di riposo ci stava, e cosa c'è di meglio di una breve
vacanza a Kalimnos? Era dal 2009 che non andavamo sull'isola Greca
diventata a fine anni '90 la meta preferita dagli arrampicatori di
tutto il mondo, e da allora ben poco è cambiato: clima sempre
perfetto, falesie incredibili, accoglienza proverbiale, e gran
mangiate di pesce!! Riposo e vacanza ovviamente solo per la mente,
ma non per le braccia, visto che su 11 giorni di permanenza
sull'isola abbiamo scalato sempre!!
E adesso pronti per la stagione estiva sulle Alpi!
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25-26 aprile.
Scialpinismo: monte Rosa (4556m).
Non si poteva chiedere di meglio per questa
due giorni sul Rosa.
Con Walter, Roberto, Tazio e Martino il venerdì saliamo con le
funivie fino a Indren e poi da lì alla Giordani primo 4000 di questo
breve raid. Dalla cima bella discesa su 10 cm di fresca su fondo
duro. Visto che abbiamo il giornaliero scendiamo fino al Gabiet
dalla "diretta Indren". Sosta per rifocillarsi e di nuovo su fino al
rifugio Gniffetti. Il sabato meteo spettacolare, non una nuvola,
temperature fresche ma totale assenza di vento. Dopo la consueta
ottima e abbondante colazione della Gniffetti alle 7 partiamo verso
la capanna Margherita assieme ai tanti skialper. Grazie
all'acclimatamento e alla buona forma del gruppo, siamo tra i primi
a raggiungere la Capanna e così ci godiamo una discesa stellare
visto che nei giorni precedenti sono caduti fino a 20 cm di neve e
soprattutto incredibilmente è ancora tutto da tracciare!!! Lasciare
le prime tracce dal colle Gniffetti verso il col del Lys su neve
fresca intonsa è stata semplicemente impagabile... Scesi fino alla
base della Piramid Vincent, constatato che anche qui i pendii erano
ancora intonsi, rimettiamo le pelli e in tempo record saliamo e
lasciamo le nostre tracce anche su questo 4000. Quindi discesa sci
ai piedi (un paio di metti-togli) fino a Gressoney attraverso il
"canal grande" su neve marciotta ma ancora sciabile, per un totale
di più di 3000m di discesa di giornata!
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18 aprile.
Scialpinismo: Col Perdu (diff.: 4.1, E2).
Si continua con i canali ripidi, con Paola e
Giancarlo in tavola, siamo andati al celebre col Perdu (3290m; 400m
4.1 E2) il canale ben visibile sopra il lago di Ceresole sfruttando
l'ultimo giorno di bel tempo prima dell'arrivo della perturbazione
pasquale. Dopo un breve tratto a piedi nel bosco calziamo gli sci
fino alla base del canale che saliamo con i ramponi (picozza non
necessaria) su ottima neve portante. Breve sosta in cima visto il
vento e le nuvole in arrivo, e poi giù con bella discesa vista lago,
su neve compressa invernale nella parte alta e trasformata in basso.
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17 aprile.
Scialpinismo: Canale Due Dita e Couloir del Porco (diff.: 4.2, E2).
Viste le ottime condizioni di neve e di meteo
del momento, appena un giorno di riposo dopo il raid negli Ecrins e
di nuovo con gli sci ai piedi a percorrere qualche bel canale. Con
Martino siamo stati in valle Po. Ottime condizioni, si parte
praticamente sci ai piedi dal Pian della Regina. Temperature fredde
e ottimo rigelo, prima abbiamo percorso l'estetico canale due Dita
(600m 4.2 E2), in neve invernale pressata in alto, e trasformata in
basso. Un po' lavorata ma ben sciabile. Poi rimesse le pelli ci
siamo spostati al vicino Couloir del Porco (500m 4.2 E2). Anche qui
ottime condizioni, la solita cornice d'ingresso, e poi neve trasformata o invernale a seconda delle
contropendenza. Dal Giacoletti in giù gran sciata su primaverile
fino alla macchina.
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12-15 aprile.
Scialpinismo: Gran Tour della Mejie (diff.: 4.2, E2).
Era da un po' di anni che volevo fare un raid
nei selvaggi Ecrins, e l'attesa è stata ripagata con un bellissimo
raid di 4 giorni in condizioni ottime in compagnia di un gruppo
affiatato di skialper ben preparati ai dislivelli e alle difficoltà
tecniche del giro.
Con Max, Ernesto, Andrea, Enrico e Orfeo il primo giorno siamo
saliti con gli impianti di La Grave fino al Dome de la Lauze. Da qui
discesa verso il rifugio de la Selle e risalita alla Breche du
Rateau per il ripido ma breve canale. La discesa sul versante est
ripida ed impegnativa per la neve molto lavorata dai precedenti
passaggi. Rimesse le pelli saliamo al rifugio Promontoire.
Il secondo giorno accediamo al versante nord della Mejie attraverso
la Breche de la Mejie e dopo la discesa risaliamo il passaggio du
Serret du Savon (150m a 45°) fino al rifugio dell'Aigle (in
costruzione). Vista l'ora (circa le 11) e la neve in condizioni
ottime decidiamo di non salire allla Mejie ma di scendere e goderci
la megadiscesa del ghiacciaio dell'Homme (quasi 2000m di dislivello
con ingresso tecnico). Per la sera pernottiamo al gite di Villar
d'Arene.
Il terzo giorno ci aspettano i 2000m di dislivello della traversata
del Pic de Neige Cordier. Partenza all'alba e, dopo aver raggiunto
la cima attraverso la Breche du Plate des Agneaux, scendiamo con una
doppia di 20 m sul glacier Blanche e al rifugio omonimo.
Il quarto giorno si chiude il giro con la traversata del Pic des
Agneaux che raggiungiamo tramite il couloir sud e per la breve
cresta resa molto impegnativa da un forte vento (raffiche a 100
km/h). Discesa sul ghiacciaio du Casset, e poi risalita per
l'ennesimo canale al Reau d'Arsine e gran discesona finale fino a
Villar d'Arene!
Foto giorno 1
Foto giorno 2
Foto giorno 3
Foto giorno 4
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9 aprile.
Scialpinismo: Ciatagnera.
La valle Thuras regala sempre belle gite,
questa volta con Paola e Ilario siamo stati sulla Ciatagnera
(3295m), troppo spesso snobbata per il vicino e più famoso Roc Del
Boucher. In realtà questa cima regala una sciata e pendii che nulla
hanno da invidiare alle altre mete della valle, anzi, ad una prima
impennata segue un vallone molto bello che si conclude con un pendio
finale di nuovo più ripido (necessari coltelli). Giornata
spettacolare con temperature di nuovo di stagione; grazie anche
all'esposizione ovest, siamo scesi verso le 13 e la neve era
perfetta. Solo noi e qualche camoscio in tutta la valle!
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6 aprile.
Fuoripista: Valleè Blanche.
Con il gruppone della SUCAI e assieme ai
colleghi Lele, Fede, Carlo, Ricky e Andrea classica discesa della
Valleè Blanche da Courmayeur. Condizioni ottime, bella neve portante
tra l'invernale e la primaverile, qualche gobba alla seraccata, e
ancora bella neve primaverile fino a Montanvert (ormai non si scende
più a Chamonix con gli sci). Giornata ottima dal meteo perfetto, e
con il brivido finale, fortunatamente con poche conseguenze!
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5 aprile.
Scialpinismo: giro della punta Clotesse.
Bel giro ad anello con partenza e arrivo a
Chateau Boulard assieme a Rosanna, Carlo, Ernesto e Roby1e2.
Passando attraverso il colle Pourachet abbiamo raggiunto il passo di
Desert. Da qui breve discesa e risalita al passo dell'Orso per
raggiungere la "canala" che si presentava intonsa e con neve
primaverile, molle in alcuni tratti ma sempre divertente e ben
sciabile. Nel bosco finale un breve tratto a piedi e poi rimessi gli
sci si arriva quasi alle macchine.
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31 marzo.
Scialpinismo in Dolomiti: Sassolungo forcella del Dente (diff.:
3.3).
Ultimo giorno in Dolomiti, il programma
odierno prevede la traversata del Sassolungo tramite la forcella del
Dente. Saliamo la forcella dal lato sud tutta a piedi. Dalla
forcella ingresso con mega-cornicione reso più facile dai precedenti
passaggi e poi discesa su splendida farina fino al rifugio Vicenza.
Rimesse le pelli raggiungiamo il rifugio Demetz e da qui discesa
fino al passo Sella su divertente neve ultraprimaverile!
Bella conclusione di una tre giorni perfettamente riuscita, non si
poteva chiedere di meglio come meteo e condizioni della neve; unica
nota stonata il ginocchio di Gabry :-(
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30 marzo.
Scialpinismo in Dolomiti: Piz Boè canale del Ghiacciaio (diff.:
3.3).
Secondo giorno in Dolomiti. Saliamo alla vetta
più alta del gruppo del Sella il piz Boè (3152m), utilizzando gli
impianti del piz Pordoi e poi per facile cresta percorsa a piedi. Da
qui raggiungiamo il "canale del ghiacciaio", bellissimo canale molto
lungo e poco frequentato (solo noi su questo itinerario) che immette
nella parte mediama della famosa val Mezdì, a pieno diritto una
delle più belle discese della zona. Raggiunto Colfosco rientriamo a
Canazei con gli impianti seguendo il giro del Sellaronda.
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29 marzo.
Scialpinismo in Dolomiti: cima Vallaccia, canale Nord (diff.: 4.1).
Primo giorno di un mini raid in Val di Fassa
con Silvia, Gabriella, Rosanna, Gian, Walter e Martino. Prima gita e
primo tipico canale dolomitico alla cima Vallaccia. Saliti dalla val
Monzoni con percorso panoramico e dolce, arrivati alla forcella
Vallaccia si apre ai nostri occhi un bellissimo canale lungo e
incassato tra pareti di calcare in perfetto Dolomiti style!!
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28 marzo.
Scialpinismo: Albergian.
Prima di spostarmi nelle dolomiti, visto le
super condizioni e la voglia di fare gita di Davide, veloce scappata
mattutina all'Albergian. In effetti come ipotizzato condizioni
super, tutto il vallone nord intonso solo per noi due (e per me da
tracciare in salita...). Temperatura fredda e neve super, fino a 40
cm di farina, una delle migliori discese della stagione! Poi veloce
cambio delle borse e via per la val di Fassa!
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25 marzo.
Scialpinismo: Mezzodì-Seur.
Visto l'abbassamento delle temperature e la
recente nevicata, ritorno in compagnia di Ilario e Stefano alla
Mezzodì e Seur, facendo l'anello tentato 10 giorni fa, con la salita
dal canale dello "spaccacorna" e discesa dal canale Nord (ypsilon
ramo di destra: 4.1, E1) della Seur. Bel giro in boucle, ottime
condizioni: neve fresca dai 1800-2000m in su (fino a 20 cm di neve
nuova), non rovinata dal vento, che poggia su fondo duro alle varie
esposizioni, e su fondo morbido a nord. Sotto i 1800m neve
trasformata che, viste le temperature, tiene bene durante il giorno.
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18 e 21 marzo.
Skialp race: Prali e Chamois.
Chiusura della stagione di gare
scialpinistiche con due gare notturne in una settimana. Martedì gara
finale del circuito piemontese e per me grande soddisfazione per il
mio primo (e probabilmente unico...) podio in carriera con un
secondo posto in 48' al km verticale di Prali (1000m di dislivello)
dietro a Paolo Bert (il forte skyrunner detentore del record sul
Monviso), gara sempre ben organizzata e quasi 100 partecipanti. Il
venerdì invece prima edizione della Chamois skialp, ottimamente
organizzata su un bel percorso di 780m di dislivello, ma ben 10km di
sviluppo, 3
cambi d'assetto e un tratto fuoripista. Gara vinta dal "enfant du
valleè" Alain Seletto, per me settimo posto assoluto, ma soprattutto cena
di livello assoluto, dove abbiamo recuperato ampiamente tutte le
calorie consumate!!
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16 marzo.
Scialpinismo: Mezzodì-Mulattiera.
Tentativo al canale detto dello "spaccacorna"
alla Guglia di Mezzodì a Bardonecchia. Purtroppo constatato che il
canale era già tutto rigolato nella parte bassa, abbiamo "ripiegato"
con una serie di canali secondari tra la Mezzodì e la punta
Mulattiera, consolandoci con delle ottime discese. Nonostante le
alte temperature a nord neve ancora molto bella.
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15 marzo.
Scialpinismo: Gran Roc.
Continuano le giornate dalle temperature quasi
estive, però fortunatamente la neve non manca ed è ancora di ottima
qualità. In compagnia di Silvia, Cristina, Rosanna, Martino, Carlo e
Ilario abbiamo salito il Gran Roc dalla classica del vallone,
salendo poi il canale alla sinistra della punta. Ingresso del canale
sui 40° in farina pressata ottimamente sciabile, poi crosta dura da
vento scegliendo bene i pendii, parte mediana invece farina che poi
nella parte finale diventa inevitabilmente pesante (più o meno
pesante in base all'orario di discesa)
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9 marzo.
Scialpinismo: Cime de la Charvie.
Sconfinamento in Francia con Martino e Alessio
nella valle di Cerviere. Abbiamo salito la Cime de la Charvie per il
vallone del Lasseron. Il primo canale che immette nel vallone è
molto tracciato e si presenta su neve invernale pressata. Poi dopo
il vallone si accede al pendio finale su neve strepitosa. In discesa
siamo riusciti a trovare un bel pendio con poche tracce dove abbiamo
potuto sfogarci con bei curvoni!!
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8 marzo.
Scialpinismo: Tete Pierre Muret.
Giornata primaverile senza vento e con temperature miti per questa
classica scialpinistica sopra Rochemolles. Con Rosanna, Sillvia,
Cristina, Andrea, Carlo e Martino siamo saliti dal classico pendio
Ovest fino alla croce di vetta. Per la discesa visto che la prima
parte del pendio è a forte rischio pietrte, siamo scesi per i primi
300m sul versante valfredda su neve già trasformata, poi con un
traverso ci siamo spostati sul versante di salita trovando neve
farinosa, appena appesantita dalle alte temperature ma ancora ben
sciabile.
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Marzo.
Skialp race: Frais, Monterosaski e Aquila.
Assieme alle consuete attività nelle ultime settimane mi sono
ritagliato qualche giornata libera per dedicarmi al vecchio "vizio"
delle gare. Nel giro di una settimana mi ritrovo a fare 3 gare di
skialp, la diurna alla Ciantiplagna il 2 Marzo (16° assoluto), poi
la Monterosaski in coppia con A. Peraudo il 5 marzo (2400m tot, 6
salite, 17° assoluti) e per "defaticare" la gara di casa all'Aquila il
giorno dopo (850m 6° assoluto). Adesso un po' di riposo e poi le
ultime gare di stagione.
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23 febbraio.
Scialpinismo: Rognosa del Sestriere in traversata.
Obiettivamente di meglio non si poteva chiedere per questa bella
traversata della Rognosa del Sestriere. Bel gruppo simpatico ed
allenato (Rosanna, Silvia, Cristina, Carlo, Andrea, Filippo, Martino
e Mauro), meteo perfetta e neve ideale. Siamo partiti da Bessen Haut
e saliti dal classico itinerario della valle Argentera su neve
trasformata o in via di trasformazione. Dalla cima fino al colle
della Rognosa neve dura trasformata e ventata. Poi, viste le ottime
condizioni del versante nord, siamo scesi sul Chisonetto trovando
dal colle fino a circa 2400 neve farinosa ancora molto bella. Poi
ancora farina con una leggera crosticina da rigelo fino alle piste
del Sestriere.
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8-9 febbraio.
Scialpinismo: Val Maira.
Week-end di scialpinismo in val Maira, con Roby1 e 2, Rosanna,
Silvia e Martino. Il sabato siamo stati a Chialvetta dove abbiamo
salito il Piutas e parte del Boscasso, poi ci siamo spostati in
serata a Preit dove ci siamo rifocillati a dovere e abbiamo
pernottato. Al mattino, dopo la consueta abbondante colazione, siamo
partiti sci ai piedi dalla locanda e ci siamo inoltrati nel vallone
del Preit salendo la "quota 2506m" cima posta di fronte alla rocca
la Mejia. Giornate ventose ma nel complesso belle, valloni selvaggi
dove non abbiamo praticamente mai incontrato nessuno, pendii
immacolati in salita e discesa e tantissima neve!!
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6 febbraio.
Fuoripista: Via Lattea.
Dopo diversi giorni di brutto tempo, ma anche tanta neve in
montagna, finalmente una bella giornata di sole da sfruttare in
pieno. Con Arturo, Lorenzo, Martino e Paolo siamo andati in Via
Lattea a "tritare" una cinquantina di centimetri di neve recente.
Abbiamo girato tra S.Sicario e Sestriere (col Basset, Pattemouche,
vallone del Chisonetto e canale del Diavolo, "Elettrodotto" e
discesa finale su Fenils). Temperatura calda che ha appesantito un
po' la neve durante la giornata, poco male, così si sfruttano al
meglio i nuovi potentissimi assi!!
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28 gennaio.
Scialpinismo: Guglia di Mezzodì (canale Nord).
Giornata fredda ma finalmente non ventosa per questa gita di
scialpinismo nella conca di Bardonecchia. Con Alessandro abbiamo
salito e sceso il canalone Nord della Guglia di Mezzodì. Salita
finale del canale faticosa dovuta alla neve in parte ventata che ci
ha costretto a salire a piedi. Dopo una meritata sosta in cima al
sole, ci siamo goduti una discesa stupenda: nei primi 100 metri del
canale si alternano tratti ventati a farina, poi solo farina, quasi
commovente nel bosco...
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20-21 gennaio.
Fuoripista: La Grave.
Due giorni di fuoripista in compagnia di Marco a La Grave. Meteo
perfetto dopo i giorni di brutto tempo, in alto sul ghiacciaio,
grazie anche alla chiusura nei giorni precedenti dello skilift,
tutto da tracciare su neve canadese: bellissimo! Sotto neve fresca
in parte già tracciata ma con ampi spazi vergini soprattutto sui
pendii sotto i cavi, nel bosco invece le immancabili gobbe. Tutti i
canali fatti e tracciati, i Trifides molto magri, ottimi gli altri.
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15 gennaio.
Fuoripista: Artesina.
Giornata di freeride nelle alpi marittime con Roberto1, Roberto2 e Luca.
Buone condizioni grazie ai 20-30 cm scesi il giorno prima, pendii
tutti immacolati, sole e pochissima gente. E così in maniera
sistematica ci siamo dedicati a tutti i pendii da est a ovest, da
sinistra a destra...
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11 gennaio.
Scialpinismo: Terra Nera.
Gita nel vallone di Thures, partendo da Busson siamo saliti prima
alla Dormillouse e poi per cresta abbiamo proseguito fino al Terra
Nera. Discesa nel vallone e rientro a Thures. Il percorso è tutte
ben innevato e nonostante la parte alta del Terra Nera abbia preso
vento nei giorni scorsi, facendo attenzione non si tocca una pietra. Dopo una settimana
di caldo anomalo la qualità della neve è sicuramente peggiorata,
però nel complesso neve sempre sciabile, in alto alternanza di
crosta dura da vento e farina pressata, nel bosco farina a tratti un po'
pesante.
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6 gennaio.
Scialpinismo: Passo San Giacomo.
Chiusura del periodo natalizio in val di Susa con una classica dalla
valle Argentera: il passo di San Giacomo. Condizioni ottime, neve
polverosa (stando soprattutto sul lato sinistro scendendo), e il vallone tutto
per noi 3: io, Rosanna e Roberto.
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5 gennaio.
Fuoripista: Monginevro.
Gran inizio d'anno per le uscite di freeride.
Grazie all'abbondante nevicata del giorno prima si preannunciava
un'ottima giornata e le aspettative non sono state tradite. Arrivati
al Monginevro, tutto era ancora chiuso (il passo era rimasto
bloccato alle auto la notte prima), parcheggi ancora da sgomberare
dalla neve e impianti fermi. Poi dopo la prima ora a girare tra i
boschi del Tremplin, finalmente si apre il Roche de l'Aigle e così
abbiamo avuto l'opportunità di aprire le danze nel vallone dei
mandarini intonso e con 30-40 cm di fresca da tritare tutta per noi
(e altri freeriders motivatissimi!). Dopo un'altro giro doveroso è
stata la volta di uno dei canali sotto la funivia e a quel punto ci
siamo spostati al Serre Thibaud fino a quel momento chiuso per
vento.
E qui è stato semplicemente commovente... Cinque discese per i vari
canali verso il vallone dello Chaberton strepitose! Compagni fidati
in questa giornata: Silvia, Simona, Martino, Lorenzo e Paolo.
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1 gennaio.
Scialpinismo: Allenamento.
La stagione agonistica delle gare di skialp è alle porte, e con il
nuovo anno è iniziala la collaborazione con il centro
medico-sportivo di Vitalia per la preparazione e l'allenamento di
futuri skialper agonistici. Leggi tutto nell'intervista che ho
rilasciato sul sito
Vitalia.
Link al sito Vitalia
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