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31 Dicembre. Scialpinismo: Col du Vallon.

Gita di fine anno in valle Stretta. La nevicata del 27 ha messo circa 20 cm di neve fresca, ma si continua a sciare bene solo sopra i 2000m, sotto non c'è fondo. Fortunatamente però Dal Pian del Colle la strada è stata battuta dal gatto e quindi si sale e si scende con gli sci fino al pian della fonderia senza problemi. Da qui fino alla Maison de Chamois bisogna fare attenzione a non toccare pietre. Dalla Maison de Chamois c'è neve portante con fondo, con alternanza di farina pressata, primaverile, e qualche tratto di farina sempre ben sciabile.

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21 Dicembre. Scialpinismo: Sommeiller.

Il Sommeiler dal vallone d'Ambin è una classica gita primaverile di fine stagione, ma viste le condizioni e le temperature attuali si è rivelato un ottimo itinerario di inizio stagione. E dire che oggi sarebbe il primo giorno d'inverno...
Le condizioni però sono più che discrete, si arriva in macchina al Levi Molinari, da lì circa 30 minuti a piedi su sentiero fino al pianoro sopra la cascata e poi si mettono gli sci. Nella parte bassa la neve non è sempre portante, ma dal lago delle monache fino in cima si scia bene su neve portante, con alternanza di farina pressata molto bella a ventata dura, con molti sastrugi di proporzioni anche himalayane. Nessuno in giro, solo io, Martino e diversi camosci.

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14 Dicembre. Scialpinismo: Valfredda.

Seconda uscita d'allenamento assieme a Davide nell'ambito del progetto Mezzalama, guarda le foto e i commenti sul blog.  

 

13 Dicembre. Scialpinismo: Ramiere (valle Argentera).

Ritorno all'attività scialpinistica, dopo la trasferta arrampicatoria in Sicilia. Visto le condizioni della neve, l'imperativo è partire in alto, quindi assime ad Orfeo, Max, Enrico, Fabrizio e Alberto si prova ad andare in valle Argentera per il versante nord della Ramiere. La strada è percorribile con un 4x4 fino alla base del sentiero della Ramiere. Breve portage fino al pianoro e da lì neve portante fino al colle, dal colle alla vetta si va a piedi per mancanza di neve. Gran ventone dal colle in cima, e solo lo stoico (?!) Alberto ha voglia di farsi scartavetrare la faccia per arrivare fino alla croce di vetta per poi scendere da nord. Per tutti gli altri stop a circa 3100m di quota (dove attualmente si tolgono gli sci) e rientro dalla normale. Condizioni mediocri, il vento di giovedì ha rovinato molto, pochi tratti di farina si alternano a tratti di crosta portante e non portante. Viste numerose placche a vento, piccole ma insidiose, da fare attenzione! Diciamo che la situazione non può che migliorare, perlomeno non si toccano pietre...

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6-10 Dicembre. Arrampicata: San Vito lo Capo (Sicilia).

Appuntamento consueto con San Vitto lo Capo e le sue falesie per il ponte dell'8 dicembre assieme a Marco, Enrico, Luca, Fil e Rosanna e Martina. Questa volta temperature più fresche, complice anche il vento, che ci hanno consentito di frequentare le falesie più soleggiate e calde della zona: Crown of Aragon, Salinella e Parco Ceriolo. Cinque giorni d'arrampicata furiosa a sfinimento delle braccia e della pelle delle mani; un po' di progetti portati a casa e qualche altro ancora aperto che ci "obbligherà" a tornare il prossimo anno :-)!

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30 Novembre. Scialpinismo: Gressoney.

Prima uscita d'allenamento per la squadra del progetto Mezzalama, guarda le foto e i commenti sul blog.  

 

1-09 Novembre. Arrampicata: Provenza-Languedoc climbing-tour.

Dopo la scorpacciata di roccia in Verdon, ci spostiamo nella bassa Provenza per un po' di sana falesia alla scoperta di settori per noi nuovi relazionati nelle guide di RockFax. Prima andiamo a vedere gli strapiombi di Mont Gaussier (settore Abseilles), carini ma niente di che. Proseguiamo poi per Orgon per il settore Canal. Qui i tiri sono più interessanti (anche sui gradi più facili), e inoltre il posto è ideale in caso di pioggia visto che le grotte con i tiri più duri rimangono all'asciutto, peccato solo che la roccia sia un po' unta (soprattutto sui tiri duri!). Passata la breve perturbazione ci spostiamo nella regione Languedoc dove negli scorsi anni sono state aperte diverse nuove falesie durante i vari Petzl Rock Trip. Noi andiamo a visitarne due, la prima è Le Boffi che comprende le pareti sopra le gorges della Durbie. Sono presenti molti settori, alcuni veramente meritevoli (Dammed, Boffidus Actif) su muri compatti con tiri tutti da lunghi a lunghissimi (anche 65m!!), altri (Grotte de l'amour e Trocadero) con roccia più discutibile. Si scala sugli 800m di quota con esposizione sud, novembre può essere al limite come periodo. Dopo Le Boffi siamo stati a Cantobre, un autentico gioiello!!! Ideale per il periodo (pieno sud, 500 m di quota), il caratteristico paesino di Cantobre è contornato da pareti, la principale (settore Turbolence) è un muro strapiombante e compattissimo arancione a buchi su cui ci sono una cinquantina di tiri dal 7a+ al 8c, tutti strepitosi!! Ultimo giorno di tour sotto la pioggia, ma la voglia di scalare non è ancora assopita e quindi si va a vedere la storica falesia di Volx. Onestamente dalle recensioni mi aspettavo di peggio, invece i tiri sono particolarmente belli (genere strapiombante-molto strapiombante, resistenza su buone prese) bisogna solo accettare l'unto, ma dopo 11 giorni di scalata consecutivi e con la pelle delle mani ormai consumata, si accetta volentieri!!  

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29-31 Ottobre. Arrampicata: Verdon.

Seconda visita stagionale alle mitiche gole del Verdon. Sfruttando 3 giorni di tempo bellissimo e particolarmente mite, con Rosanna mi regalo (visto la concomitanza con il mio compleanno :-)...) tre splendide vie sulle pareti delle gorges più famose e ambite dagli arrampicatori. Il primo giorno ci rodiamo su "Demon (150m: 7a+ max, 7a obbl.)" classica del settore delle Dalles Grises, 5 tiri abbastanza sostenuti con due 7a+ particolarmente belli. Rispetto alle altre vie del settore questa, vista anche la difficoltà, non risulta per niente unta e propone un'arrampicata varia tra placca tecnica, muri verticali a gocce e strapiombi ben ammanigliati.
Il secondo giorno ci lanciamo su "Helfest (300m: 7a+ max, 6c obbl.)" via recente nel settore "Belle Fille Sure". Sono 10 tiri, uno più bello dell'altro, tutti tra il 6c e il 7a, ottimamente chiodati e non un metro di roccia brutta!
Per finire il terzo giorno "defatichiamo" su "En route por nulle part (120m: 7b max, 6c obbl.)", bella via di Catsoyannis (una garanzia) nel settore Gueule d'Amour. Particolarmente belli i due tiri centrali (7b e 6c) su strapiombi rossi a buchi e canne. Come sempre le gorges non tradiscono! 

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21 Settembre. Alpinismo: Monviso.

Neanche il tempo di disfare le valigie e già si riparte per le salite sulle montagne di casa. Ritrovo all'alba per andare al Monviso, questa volta salito in giornata (per un totale di 23 km e 2000m di dislivello complessivi). Condizioni ottime, un po' di neve sopra i 3500m ma che non dà fastidio (i ramponi e la picozza sono sempre rimasti nello zaino). Siamo partiti dal parcheggio del pian del Re alle 5:15 e alle 11:45 eravamo in cima (con una pausa caffè di 30 minuti al rifugio Sella). Una ventina di persone sul percorso. Complimenti a Simone, Doriano e Diego che si sono fatti trovare pronti e preparati per l'appuntamento. Fortunatamente le corse serali al Monte Monaco durante il mio soggiorno in Sicilia hanno funzionato: niente mal di gambe il lunedì!!

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13-20 Settembre. Arrampicata: San Vito lo Capo (Sicilia).

Come ormai consuetudine negli ultimi anni trasferta in terra sicula per arrampicare. Quest'anno con Carlo siamo stati 8 giorni a San Vito. Tempo sempre splendido, molto caldo, ma alla fine siamo riusciti sempre a scalare senza patire troppo. In compenso in questo periodo si possono fare degli ottimi bagni, e la vita mondana è in pieno fermento visto anche la concomitanza con il cous-cous festival. Quindi locali tutti aperti e gran mangiate di pesce tutte le sere :-)!
Oltre alle falesie (Nuova Ossessione, Cala Mancina, Bunker, Cattedrale) abbiamo anche percorso due bellissime vie al Pizzo Monaco, ottime in questo periodo visto che la parete non prende mai il sole.
Come prima via abbiamo scelto "Parole al Vento" (150m 6c max, 6a+ obbl.): 5 tiri su roccia incredibile dove si passa dalla placca a gocce, a tratti più strapiombanti a grosse prese. Stessa roccia e tiri uno più bello dell'altro anche per la vicina "l'abito non fa il Monaco" (230m 6b max, 6a obbl.) che abbiamo percorso due giorni dopo. Con questa via si arriva in cima al Pizzo e con una unica calata di 60m sull'altro versante si ritorna facilmente alla base.

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18 Agosto - 4 Settembre. Arrampicata: Ala Daglar (Turchia).

Dopo tutto il maltempo preso sulle alpi in quest'estate "invernale", una bella vacanza al sole e al caldo della Turchia ci voleva proprio per ricaricare le batterie! Ovviamente non poteva mancare una bella dose d'arrampicata, come meta abbiamo scelto la zona dell'Ala Daglar che si trova nel centro della Turchia a circa 80 km dalla più famosa Cappadocia. La zona è molto bella, ambiente montano (il punto di partenza si trova a 1600m e le cime più alte sfiorano i 4000m) con valli e pareti di calcare che ricordano molto le Dolomiti. Ottima la base d'appoggio del bel campeggio gestito da Recep e Zeynep: la coppia di turchi che hanno chiodato e valorizzato la zona. Abbiamo scalato 6 giorni nel canyon Kazikli che presenta su un lato pareti di conglomerato rosso e dall'altro pareti calcaree a buchi. Oltre alla falesia abbiamo anche fatto due vie lunghe su calcare da favola (vedi sotto), per concludere con un po' di sano turismo tra Cappadocia, mare, Pamukkale e Istanbul.
Da ritornare, magari la prossima volta per vedere la versione innevata e sciistica che sembra meritare altrettanto!

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24 Agosto. Arrampicata: Parmakkaya (2880m) via "Orient" (Ala Daglar - Turchia).

Non potevamo andare in Ala Daglar senza scalare il Parmakkaya! Un monolite perfetto alto 300m che alla sola vista vien voglia di scalarlo. Certo si fa desiderare, visto che per arrivare all'attacco ci vanno due belle ore di camminata (riducibili a 1h e 30min con un fuoristrada) e che le sue vie non sono certo facili e plasir... Noi abbiamo scelto Orient (230m 7b max, 7a obbl.) che tra le 3 vie moderne è sicuramente la più abbordabile. A patto di superare il primo tiro, 50m di 7a con 8 spit che a freddo da subito una bella sveglia! I tiri successivi sono più gestibili anche se la chiodatura rimane sempre sul lungo (6c 35m 6 spit, 6c+ 45m 5 spit, 7b 45m 9 spit, 6b+ 55m 10 spit). Roccia: calcare compatto anche se a tratti più delicata e da fare attenzione. Materiale: due corde da 60m e 10 rinvii, discesa in doppia sulla via.

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27 Agosto. Arrampicata: Karayalak Tower (2675m)- via "Freedom" (Ala Daglar - Turchia).

Dopo una via impegnativa ci stava una via più plasir, ma sempre su roccia super. Recep ci consiglia la via Freedom (250m 6b+ max, 6a+ obbl.) sulla Karayalak tower dicendo "five star route". E in effetti aveva ragione! Poche volte mi era capitato di fare una via sul 6b con una roccia così perfetta. I primi 5 tiri sono puro godimento su cannellures e rigole che ricordano il miglior Wenden. Poi seguono altri 2 tiri più normali per arrivare in cima. Avvicinamento facile da Sokulipinari in 45 min. Sequenza tiri: 6a 45m 6 spit, 6a+ 45m 8 spit, 6b+ 35m 8 spit, 6b 20m 5 spit, 6a+ 40m 8 spit, 6a+ 30m 7 spit, 6b 30m 6 spit. Materiale: due corde da 60 m e 8 rinvii. Discesa in doppia sulla via.

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9-16 Agosto. Arrampicata: Ailefroide-Verdon.

Bella settimana d'arrampicata con Carlo in Francia. La prima idea era la Svizzera e il Grimsel, visto però il tempo inclemente di quest'estate abbiamo deciso all'ultimo di dirottare il camper di Carlo in luoghi più miti dal punto di vista meteo. E la decisione si è rivelata vincente! Siamo stati prima 4 giorni ad Ailefroide dove, oltre a un pomeriggio alla bella falesia Amigos, abbiamo fatto le vie "Palavar le Flots" (D 400m), la nuova e bella via "J'irai percer sur vos tombes" (TD 350m) e "Pillier du Levant (TD 250m). Poi sotto un diluvio universale il mattino del 14 ci siamo spostati in Verdon dove già splendeva il sole e così alle 15 eravamo all'attacco di "A Tout Coeur" (TD+ 150m). Il giorno successivo come "riposo" siamo andati alla falesia Hulk, bel grottone a destra delle vie del Duc, regno del grado 8, ma che riserva delle bellissime lunghezze anche sui gradi 6 e 7, che ovviamente non ci siamo fatti mancare! L'ultimo giorno scalata plasir con la combinazione "Derobee-Raison" (TD 180m), fatta in condizioni ottimali (sole e vento fresco). Insomma settimana riuscitissima che verrà ripetuta a breve in altri lidi!

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30 Luglio. Arrampicata: Parete dei Militi (valle stretta); via De Albertis Rivero.

L'avevo sempre vista passando sotto la parete dei Militi, ma non l'avevo mai percorsa. Quest'anno invogliato anche dall'ottima richiodatura effettuata lo scorso autunno dai "colleghi" di Bardonecchia, avevo deciso di percorrerla. Così ho coinvolto Roberto che, nonostante fosse a digiuno di roccia da diversi mesi, si è districato bene tra le varie fessure e roccia dubbia di quest'itinerario. La De Albertis ha roccia più solida, ma presenta un'arrampicata più rude e angusta tra i suoi diedroni esposti a Nord. Una volta arrivati alla cengia parte la Rivero, più solare e aperta, ma con roccia decisamente più marcia soprattutto nei tiri centrali. L'ottima chiodatura permette comunque di arrampicare in sicurezza, sconsigliata però in caso di altre cordate.

Parete dei Militi "De Albertis-Rivero": 350m, diff.: 6b max, 5c obbl. Necessari 12 rinvii e due corde da 50m, chiodatura a fix inox, discesa a piedi seguendo gli ometti (1h).

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23-25 Luglio. Alpinismo: Plateau Rosà.

Sono stato tre giorni nell'ottimo e confortevole rifugio delle guide del Cervino a Plateau Rosà. Sfruttando le condizioni eccezionali d'innevamento abbiamo ritirato fuori gli assi e il primo giorno sono salito al Castore con il team Mezzalama 2015 Davide e Paola assieme a Martino. Il team ha superato brillantemente questa prima uscita di preparazione, la strada è ancora lunga ma le premesse sono ottime! La sera mi raggiungono Antonella, Ivana e Roberto, l'idea iniziale è il Polluce, ma al mattino ci svegliamo sotto una fitta nevicata che deposita 20-30 cm di neve fresca! Verso le 7 una schiarita e quindi si parte per "almeno" un Breithorn in condizioni più che invernali... Altro giorno e altro giro, questa volta in compagnia di Filippo. Accantonata l'idea della traversata dei 5 Breithorn visto la molta neve (e le numerose valanghe in giro...), sempre con gli sci saliamo velocemente il Polluce, e poi al ritorno non ho saputo resistere alla tentazione di salire al Breithorn centrale viste le condizioni super che hanno permesso ancora un'ottima sciata!

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29 giugno-2 Luglio. Alpinismo: Monte Rosa.

Quattro giorni nel gruppo del Rosa con gli scatenati catanesi Salvo, Vitaliano, Tiziana, Michele e Giacomo. Come sempre ottima accoglienza al rifugio Gniffetti, pochissima gente in giro, condizioni e meteo ottime a parte l'ultimo giorno dove abbiamo "forzato" una punta Giordani nella nebbia più totale! Salite anche le altre vette (Gniffetti, Vincent, Corno Nero, ...). Peccato che sia mancato, causa meteo avverso, il bersaglio grosso che era in programma dopo questo periodo di acclimatamento. Toccherà riprogrammarlo!!

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21-24 Giugno. Arrampicata: Ceuse.

Almeno una volta all'anno un giro a Ceuse è d'obbligo per dei malati d'arrampicata. Questa volta con Rosanna andiamo nella falesia, ritenuta a ragione da molti la più bella del mondo, nel mese di giugno. Scelta vincente: ottime condizioni, poca gente e giornate lunghe che permettono di sfruttare il fresco della sera fino a tardi. Questa volta ci siamo concessi anche una via lunga sulla Grande Face, "Aguirre" (5 strepitosi tiri fino al 7b), tanto per vedere anche l'altra faccia di Ceuse...

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12-13 Giugno. Arrampicata: Valle Stretta.

Settimana di caldo africano in pianura, per arrampicare al fresco la valle Stretta sopra Bardonecchia è un ottima meta. Con Roberto e Guido abbiamo salito le classiche facili della valle: il primo giorno la via Boccalatte alla Torre Germana e il secondo lo spigolo Fornelli alla parete dei Militi.

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5 Giugno. Arrampicata: Alpherian (vallone di Forzo).

Sono stato tante volte nel vallone di Forzo a ripetere le vie di Motto all'Ancesieu e alle Schiappe delle Grise Nere, ma non avevo mai arrampicato all'Alpherian. Ho colmato questa lacuna grazie a Roberto e Guido con cui ho salito la bella "Allegro con Brio". Si tratta di quasi 300m di bel granito tutto sul 5° grado. La via è caratterizzata da due bellissime lunghezze di fessura di dita, che nulla hanno da invidiare alle celebri fessure delle vie del Sergent o del Caporal. Insomma un'ottima via per prendere confidenza con l'arrampicata su granito tipica della valle Orco.

Alpherian "Allegro con Brio": 250m, diff.: 5c max, 5c obbl. Necessari 10 rinvii (friend non necessari) e due corde da 60m, chiodatura a fix inox, discesa in corda doppia sulla via.

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29 Maggio - 3 Giugno. Arrampicata: Cala Gonone (Sardegna).

Breve ma intensa trasferta in terra Sarda con Carlo e Rosanna per scalare sul bel calcare dell'isola. Abbiamo fatto base a Cala Gonone ancora non presa d'assalto dai turisti (ma tanti bikers tedeschi!) ma con con tutti i locali e ristoranti aperti dove poter mangiare dell'ottimo pesce. Meteo ideale per scalare con temperature ancora fresche, abbiamo scalato nelle falesie di Biddiriscottai, Villaggio Gallico e Arcadio. Non ci siamo però fatti mancare anche una bella via sulle rocce del Supramonte, ripetendo la via "Fattoria Mc Kenzie" alla punta Cusidore, 300m di ottimo calcare grigio.

Punta Cusidore "Fattoria Mc Kenzie": 300m, diff.: 6b+ max, 6b obbl. Necessari 12 rinvii e due corde da 60m, chiodatura a fix inox, discesa in corda doppia sulla via.

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14-17 Maggio. Arrampicata: corso trad (valle Orco).

Con Carlo e gli scozzesi Sylvia e Alex siamo stati 4 giorni in valle Orco per un corso trad intensivo. Le strutture della valle Orco ben si prestano per provare ad arrampicare su granito imparando a posizionare le protezioni nelle fessure. Facendo base all'ottimo rifugio delle fonti minerali di Ceresole, abbiamo scalato prima tra i monotiri del Sergent e del Droide, per poi mettere in pratica le nozioni imparate sulle vie della torre di Aimonin, dove abbiamo salito la via del Pesce d'Aprile, quella del Diedro e una Notte a Tahiti.

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29 aprile - 10 Maggio. Arrampicata: Kalimnos (Grecia).

Dopo la lunga stagione invernale sugli sci un giusto periodo di riposo ci stava, e cosa c'è di meglio di una breve vacanza a Kalimnos? Era dal 2009 che non andavamo sull'isola Greca diventata a fine anni '90 la meta preferita dagli arrampicatori di tutto il mondo, e da allora ben poco è cambiato: clima sempre perfetto, falesie incredibili, accoglienza proverbiale, e gran mangiate di pesce!! Riposo e vacanza ovviamente solo per la mente, ma non per le braccia, visto che su 11 giorni di permanenza sull'isola abbiamo scalato sempre!!
E adesso pronti per la stagione estiva sulle Alpi!

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25-26 aprile. Scialpinismo: monte Rosa (4556m).

Non si poteva chiedere di meglio per questa due giorni sul Rosa.
Con Walter, Roberto, Tazio e Martino il venerdì saliamo con le funivie fino a Indren e poi da lì alla Giordani primo 4000 di questo breve raid. Dalla cima bella discesa su 10 cm di fresca su fondo duro. Visto che abbiamo il giornaliero scendiamo fino al Gabiet dalla "diretta Indren". Sosta per rifocillarsi e di nuovo su fino al rifugio Gniffetti. Il sabato meteo spettacolare, non una nuvola, temperature fresche ma totale assenza di vento. Dopo la consueta ottima e abbondante colazione della Gniffetti alle 7 partiamo verso la capanna Margherita assieme ai tanti skialper. Grazie all'acclimatamento e alla buona forma del gruppo, siamo tra i primi a raggiungere la Capanna e così ci godiamo una discesa stellare visto che nei giorni precedenti sono caduti fino a 20 cm di neve e soprattutto incredibilmente è ancora tutto da tracciare!!! Lasciare le prime tracce dal colle Gniffetti verso il col del Lys su neve fresca intonsa è stata semplicemente impagabile... Scesi fino alla base della Piramid Vincent, constatato che anche qui i pendii erano ancora intonsi, rimettiamo le pelli e in tempo record saliamo e lasciamo le nostre tracce anche su questo 4000. Quindi discesa sci ai piedi (un paio di metti-togli) fino a Gressoney attraverso il "canal grande" su neve marciotta ma ancora sciabile, per un totale di più di 3000m di discesa di giornata!

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18 aprile. Scialpinismo: Col Perdu (diff.: 4.1, E2).

Si continua con i canali ripidi, con Paola e Giancarlo in tavola, siamo andati al celebre col Perdu (3290m; 400m 4.1 E2) il canale ben visibile sopra il lago di Ceresole sfruttando l'ultimo giorno di bel tempo prima dell'arrivo della perturbazione pasquale. Dopo un breve tratto a piedi nel bosco calziamo gli sci fino alla base del canale che saliamo con i ramponi (picozza non necessaria) su ottima neve portante. Breve sosta in cima visto il vento e le nuvole in arrivo, e poi giù con bella discesa vista lago, su neve compressa invernale nella parte alta e trasformata in basso.

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17 aprile. Scialpinismo: Canale Due Dita e Couloir del Porco (diff.: 4.2, E2).

Viste le ottime condizioni di neve e di meteo del momento, appena un giorno di riposo dopo il raid negli Ecrins e di nuovo con gli sci ai piedi a percorrere qualche bel canale. Con Martino siamo stati in valle Po. Ottime condizioni, si parte praticamente sci ai piedi dal Pian della Regina. Temperature fredde e ottimo rigelo, prima abbiamo percorso l'estetico canale due Dita (600m 4.2 E2), in neve invernale pressata in alto, e trasformata in basso. Un po' lavorata ma ben sciabile. Poi rimesse le pelli ci siamo spostati al vicino Couloir del Porco (500m 4.2 E2). Anche qui ottime condizioni, la solita cornice d'ingresso, e poi neve trasformata o invernale a seconda delle contropendenza. Dal Giacoletti in giù gran sciata su primaverile fino alla macchina.

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12-15 aprile. Scialpinismo: Gran Tour della Mejie (diff.: 4.2, E2).

Era da un po' di anni che volevo fare un raid nei selvaggi Ecrins, e l'attesa è stata ripagata con un bellissimo raid di 4 giorni in condizioni ottime in compagnia di un gruppo affiatato di skialper ben preparati ai dislivelli e alle difficoltà tecniche del giro.
Con Max, Ernesto, Andrea, Enrico e Orfeo il primo giorno siamo saliti con gli impianti di La Grave fino al Dome de la Lauze. Da qui discesa verso il rifugio de la Selle e risalita alla Breche du Rateau per il ripido ma breve canale. La discesa sul versante est ripida ed impegnativa per la neve molto lavorata dai precedenti passaggi. Rimesse le pelli saliamo al rifugio Promontoire.
Il secondo giorno accediamo al versante nord della Mejie attraverso la Breche de la Mejie e dopo la discesa risaliamo il passaggio du Serret du Savon (150m a 45°) fino al rifugio dell'Aigle (in costruzione). Vista l'ora (circa le 11) e la neve in condizioni ottime decidiamo di non salire allla Mejie ma di scendere e goderci la megadiscesa del ghiacciaio dell'Homme (quasi 2000m di dislivello con ingresso tecnico). Per la sera pernottiamo al gite di Villar d'Arene.
Il terzo giorno ci aspettano i 2000m di dislivello della traversata del Pic de Neige Cordier. Partenza all'alba e, dopo aver raggiunto la cima attraverso la Breche du Plate des Agneaux, scendiamo con una doppia di 20 m sul glacier Blanche e al rifugio omonimo.
Il quarto giorno si chiude il giro con la traversata del Pic des Agneaux che raggiungiamo tramite il couloir sud e per la breve cresta resa molto impegnativa da un forte vento (raffiche a 100 km/h). Discesa sul ghiacciaio du Casset, e poi risalita per l'ennesimo canale al Reau d'Arsine e gran discesona finale fino a Villar d'Arene!
 

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9 aprile. Scialpinismo: Ciatagnera.

La valle Thuras regala sempre belle gite, questa volta con Paola e Ilario siamo stati sulla Ciatagnera (3295m), troppo spesso snobbata per il vicino e più famoso Roc Del Boucher. In realtà questa cima regala una sciata e pendii che nulla hanno da invidiare alle altre mete della valle, anzi, ad una prima impennata segue un vallone molto bello che si conclude con un pendio finale di nuovo più ripido (necessari coltelli). Giornata spettacolare con temperature di nuovo di stagione; grazie anche all'esposizione ovest, siamo scesi verso le 13 e la neve era perfetta. Solo noi e qualche camoscio in tutta la valle!

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6 aprile. Fuoripista: Valleè Blanche.

Con il gruppone della SUCAI e assieme ai colleghi Lele, Fede, Carlo, Ricky e Andrea classica discesa della Valleè Blanche da Courmayeur. Condizioni ottime, bella neve portante tra l'invernale e la primaverile, qualche gobba alla seraccata, e ancora bella neve primaverile fino a Montanvert (ormai non si scende più a Chamonix con gli sci). Giornata ottima dal meteo perfetto, e con il brivido finale, fortunatamente con poche conseguenze!

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5 aprile. Scialpinismo: giro della punta Clotesse.

Bel giro ad anello con partenza e arrivo a Chateau Boulard assieme a Rosanna, Carlo, Ernesto e Roby1e2. Passando attraverso il colle Pourachet abbiamo raggiunto il passo di Desert. Da qui breve discesa e risalita al passo dell'Orso per raggiungere la "canala" che si presentava intonsa e con neve primaverile, molle in alcuni tratti ma sempre divertente e ben sciabile. Nel bosco finale un breve tratto a piedi e poi rimessi gli sci si arriva quasi alle macchine.

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31 marzo. Scialpinismo in Dolomiti: Sassolungo forcella del Dente (diff.: 3.3).

Ultimo giorno in Dolomiti, il programma odierno prevede la traversata del Sassolungo tramite la forcella del Dente. Saliamo la forcella dal lato sud tutta a piedi. Dalla forcella ingresso con mega-cornicione reso più facile dai precedenti passaggi e poi discesa su splendida farina fino al rifugio Vicenza. Rimesse le pelli raggiungiamo il rifugio Demetz e da qui discesa fino al passo Sella su divertente neve ultraprimaverile!
Bella conclusione di una tre giorni perfettamente riuscita, non si poteva chiedere di meglio come meteo e condizioni della neve; unica nota stonata il ginocchio di Gabry :-(

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30 marzo. Scialpinismo in Dolomiti: Piz Boè canale del Ghiacciaio (diff.: 3.3).

Secondo giorno in Dolomiti. Saliamo alla vetta più alta del gruppo del Sella il piz Boè (3152m), utilizzando gli impianti del piz Pordoi e poi per facile cresta percorsa a piedi. Da qui raggiungiamo il "canale del ghiacciaio", bellissimo canale molto lungo e poco frequentato (solo noi su questo itinerario) che immette nella parte mediama della famosa val Mezdì, a pieno diritto una delle più belle discese della zona. Raggiunto Colfosco rientriamo a Canazei con gli impianti seguendo il giro del Sellaronda.

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29 marzo. Scialpinismo in Dolomiti: cima Vallaccia, canale Nord (diff.: 4.1).

Primo giorno di un mini raid in Val di Fassa con Silvia, Gabriella, Rosanna, Gian, Walter e Martino. Prima gita e primo tipico canale dolomitico alla cima Vallaccia. Saliti dalla val Monzoni con percorso panoramico e dolce, arrivati alla forcella Vallaccia si apre ai nostri occhi un bellissimo canale lungo e incassato tra pareti di calcare in perfetto Dolomiti style!!

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28 marzo. Scialpinismo: Albergian.

Prima di spostarmi nelle dolomiti, visto le super condizioni e la voglia di fare gita di Davide, veloce scappata mattutina all'Albergian. In effetti come ipotizzato condizioni super, tutto il vallone nord intonso solo per noi due (e per me da tracciare in salita...). Temperatura fredda e neve super, fino a 40 cm di farina, una delle migliori discese della stagione! Poi veloce cambio delle borse e via per la val di Fassa!

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25 marzo. Scialpinismo: Mezzodì-Seur.

Visto l'abbassamento delle temperature e la recente nevicata, ritorno in compagnia di Ilario e Stefano alla Mezzodì e Seur, facendo l'anello tentato 10 giorni fa, con la salita dal canale dello "spaccacorna" e discesa dal canale Nord (ypsilon ramo di destra: 4.1, E1) della Seur. Bel giro in boucle, ottime condizioni: neve fresca dai 1800-2000m in su (fino a 20 cm di neve nuova), non rovinata dal vento, che poggia su fondo duro alle varie esposizioni, e su fondo morbido a nord. Sotto i 1800m neve trasformata che, viste le temperature, tiene bene durante il giorno.

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18 e 21 marzo. Skialp race: Prali e Chamois.

Chiusura della stagione di gare scialpinistiche con due gare notturne in una settimana. Martedì gara  finale del circuito piemontese e per me grande soddisfazione per il mio primo (e probabilmente unico...) podio in carriera con un secondo posto in 48' al km verticale di Prali (1000m di dislivello) dietro a Paolo Bert (il forte skyrunner detentore del record sul Monviso), gara sempre ben organizzata e quasi 100 partecipanti. Il venerdì invece prima edizione della Chamois skialp, ottimamente organizzata su un bel percorso di 780m di dislivello, ma ben 10km di sviluppo, 3 cambi d'assetto e un tratto fuoripista. Gara vinta dal "enfant du valleè" Alain Seletto, per me settimo posto assoluto, ma soprattutto cena di livello assoluto, dove abbiamo recuperato ampiamente tutte le calorie consumate!!

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16 marzo. Scialpinismo: Mezzodì-Mulattiera.

Tentativo al canale detto dello "spaccacorna" alla Guglia di Mezzodì a Bardonecchia. Purtroppo constatato che il canale era già tutto rigolato nella parte bassa, abbiamo "ripiegato" con una serie di canali secondari tra la Mezzodì e la punta Mulattiera, consolandoci con delle ottime discese. Nonostante le alte temperature a nord neve ancora molto bella.

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15 marzo. Scialpinismo: Gran Roc.

Continuano le giornate dalle temperature quasi estive, però fortunatamente la neve non manca ed è ancora di ottima qualità. In compagnia di Silvia, Cristina, Rosanna, Martino, Carlo e Ilario abbiamo salito il Gran Roc dalla classica del vallone, salendo poi il canale alla sinistra della punta. Ingresso del canale sui 40° in farina pressata ottimamente sciabile, poi crosta dura da vento scegliendo bene i pendii, parte mediana invece farina che poi nella parte finale diventa inevitabilmente pesante (più o meno pesante in base all'orario di discesa)

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9 marzo. Scialpinismo: Cime de la Charvie.

Sconfinamento in Francia con Martino e Alessio nella valle di Cerviere. Abbiamo salito la Cime de la Charvie per il vallone del Lasseron. Il primo canale che immette nel vallone è molto tracciato e si presenta su neve invernale pressata. Poi dopo il vallone si accede al pendio finale su neve strepitosa. In discesa siamo riusciti a trovare un bel pendio con poche tracce dove abbiamo potuto sfogarci con bei curvoni!!

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8 marzo. Scialpinismo: Tete Pierre Muret.

Giornata primaverile senza vento e con temperature miti per questa classica scialpinistica sopra Rochemolles. Con Rosanna, Sillvia, Cristina, Andrea, Carlo e Martino siamo saliti dal classico pendio Ovest fino alla croce di vetta. Per la discesa visto che la prima parte del pendio è a forte rischio pietrte, siamo scesi per i primi 300m sul versante valfredda su neve già trasformata, poi con un traverso ci siamo spostati sul versante di salita trovando neve farinosa, appena appesantita dalle alte temperature ma ancora ben sciabile.

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Marzo. Skialp race: Frais, Monterosaski e Aquila.

Assieme alle consuete attività nelle ultime settimane mi sono ritagliato qualche giornata libera per dedicarmi al vecchio "vizio" delle gare. Nel giro di una settimana mi ritrovo a fare 3 gare di skialp, la diurna alla Ciantiplagna il 2 Marzo (16° assoluto), poi la Monterosaski in coppia con A. Peraudo il 5 marzo (2400m tot, 6 salite, 17° assoluti) e per "defaticare" la gara di casa all'Aquila il giorno dopo (850m 6° assoluto). Adesso un po' di riposo e poi le ultime gare di stagione.

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23 febbraio. Scialpinismo: Rognosa del Sestriere in traversata.

Obiettivamente di meglio non si poteva chiedere per questa bella traversata della Rognosa del Sestriere. Bel gruppo simpatico ed allenato (Rosanna, Silvia, Cristina, Carlo, Andrea, Filippo, Martino e Mauro), meteo perfetta e neve ideale. Siamo partiti da Bessen Haut e saliti dal classico itinerario della valle Argentera su neve trasformata o in via di trasformazione. Dalla cima fino al colle della Rognosa neve dura trasformata e ventata. Poi, viste le ottime condizioni del versante nord, siamo scesi sul Chisonetto trovando dal colle fino a circa 2400 neve farinosa ancora molto bella. Poi ancora farina con una leggera crosticina da rigelo fino alle piste del Sestriere.

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8-9 febbraio. Scialpinismo: Val Maira.

Week-end di scialpinismo in val Maira, con Roby1 e 2, Rosanna, Silvia e Martino. Il sabato siamo stati a Chialvetta dove abbiamo salito il Piutas e parte del Boscasso, poi ci siamo spostati in serata a Preit dove ci siamo rifocillati a dovere e abbiamo pernottato. Al mattino, dopo la consueta abbondante colazione, siamo partiti sci ai piedi dalla locanda e ci siamo inoltrati nel vallone del Preit salendo la "quota 2506m" cima posta di fronte alla rocca la Mejia. Giornate ventose ma nel complesso belle, valloni selvaggi dove non abbiamo praticamente mai incontrato nessuno, pendii immacolati in salita e discesa e tantissima neve!!

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6 febbraio. Fuoripista: Via Lattea.

Dopo diversi giorni di brutto tempo, ma anche tanta neve in montagna, finalmente una bella giornata di sole da sfruttare in pieno. Con Arturo, Lorenzo, Martino e Paolo siamo andati in Via Lattea a "tritare" una cinquantina di centimetri di neve recente. Abbiamo girato tra S.Sicario e Sestriere (col Basset, Pattemouche, vallone del Chisonetto e canale del Diavolo, "Elettrodotto" e discesa finale su Fenils). Temperatura calda che ha appesantito un po' la neve durante la giornata, poco male, così si sfruttano al meglio i nuovi potentissimi assi!!

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28 gennaio. Scialpinismo: Guglia di Mezzodì (canale Nord).

Giornata fredda ma finalmente non ventosa per questa gita di scialpinismo nella conca di Bardonecchia. Con Alessandro abbiamo salito e sceso il canalone Nord della Guglia di Mezzodì. Salita finale del canale faticosa dovuta alla neve in parte ventata che ci ha costretto a salire a piedi. Dopo una meritata sosta in cima al sole, ci siamo goduti una discesa stupenda: nei primi 100 metri del canale si alternano tratti ventati a farina, poi solo farina, quasi commovente nel bosco...

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20-21 gennaio. Fuoripista: La Grave.

Due giorni di fuoripista in compagnia di Marco a La Grave. Meteo perfetto dopo i giorni di brutto tempo, in alto sul ghiacciaio, grazie anche alla chiusura nei giorni precedenti dello skilift, tutto da tracciare su neve canadese: bellissimo! Sotto neve fresca in parte già tracciata ma con ampi spazi vergini soprattutto sui pendii sotto i cavi, nel bosco invece le immancabili gobbe. Tutti i canali fatti e tracciati, i Trifides molto magri, ottimi gli altri.

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15 gennaio. Fuoripista: Artesina.

Giornata di freeride nelle alpi marittime con Roberto1, Roberto2 e Luca. Buone condizioni grazie ai 20-30 cm scesi il giorno prima, pendii tutti immacolati, sole e pochissima gente. E così in maniera sistematica ci siamo dedicati a tutti i pendii da est a ovest, da sinistra a destra...

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11 gennaio. Scialpinismo: Terra Nera.

Gita nel vallone di Thures, partendo da Busson siamo saliti prima alla Dormillouse e poi per cresta abbiamo proseguito fino al Terra Nera. Discesa nel vallone e rientro a Thures. Il percorso è tutte ben innevato e nonostante la parte alta del Terra Nera abbia preso vento nei giorni scorsi, facendo attenzione non si tocca una pietra. Dopo una settimana di caldo anomalo la qualità della neve è sicuramente peggiorata, però nel complesso neve sempre sciabile, in alto alternanza di crosta dura da vento e farina pressata, nel bosco farina a tratti un po' pesante.

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6 gennaio. Scialpinismo: Passo San Giacomo.

Chiusura del periodo natalizio in val di Susa con una classica dalla valle Argentera: il passo di San Giacomo. Condizioni ottime, neve polverosa (stando soprattutto sul lato sinistro scendendo), e il vallone tutto per noi 3: io, Rosanna e Roberto.

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5 gennaio. Fuoripista: Monginevro.

Gran inizio d'anno per le uscite di freeride. Grazie all'abbondante nevicata del giorno prima si preannunciava un'ottima giornata e le aspettative non sono state tradite. Arrivati al Monginevro, tutto era ancora chiuso (il passo era rimasto bloccato alle auto la notte prima), parcheggi ancora da sgomberare dalla neve e impianti fermi. Poi dopo la prima ora a girare tra i boschi del Tremplin, finalmente si apre il Roche de l'Aigle e così abbiamo avuto l'opportunità di aprire le danze nel vallone dei mandarini intonso e con 30-40 cm di fresca da tritare tutta per noi (e altri freeriders motivatissimi!). Dopo un'altro giro doveroso è stata la volta di uno dei canali sotto la funivia e a quel punto ci siamo spostati al Serre Thibaud fino a quel momento chiuso per vento.
E qui è stato semplicemente commovente... Cinque discese per i vari canali verso il vallone dello Chaberton strepitose! Compagni fidati in questa giornata: Silvia, Simona, Martino, Lorenzo e Paolo.

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1 gennaio. Scialpinismo: Allenamento.

La stagione agonistica delle gare di skialp è alle porte, e con il nuovo anno è iniziala la collaborazione con il centro medico-sportivo di Vitalia per la preparazione e l'allenamento di futuri skialper agonistici. Leggi tutto nell'intervista che ho rilasciato sul sito Vitalia.

Link al sito Vitalia

 


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